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Gentiloni promette: “Lavoriamo per far scendere le tasse”

Il Presidente del Consiglio all’assemblea di ConfCommercio: “C’è un traguardo centrale che in questo momento particolare connette i nostri sforzi: cerchiamo di rassicurare il nostro Paese”
A cura di Redazione
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C’era grande attesa per l’intervento del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al Forum di Confcommercio, in un momento molto particolare per il Governo, con le indiscrezioni che rimandano la possibilità di un aumento dell’Iva per coprire i costi della manovra fiscale. Una possibilità che Gentiloni ha smentito nuovamente, rilanciando il tema dell’abbassamento della pressione fiscale come leva per ridare fiducia ai cittadini e invogliare la ripresa dei consumi. “Bisogna ricostruire un clima di fiducia nel Paese”, ha detto il Presidente del Consiglio dal palco di Cernobbio, aggiungendo di considerarla come una priorità: “L'azione del governo in questa fase ha innanzitutto l'obiettivo di garantire la stabilità, mettere in sicurezza e completare le riforme avviate in questi anni e consolidare i risultati positivi ottenuti”.

Fiducia è la parola chiave per rilanciare la domanda interna, spiega Gentiloni: “Solo in questo modo riusciremo a garantire una ripresa massiccia della nostra economia, solo così si esce definitivamente dalla crisi e il nostro Paese potrà ripartire davvero”. Il punto è che per questo obiettivo servono misure che agevolino l’abbassamento della pressione fiscale, dunque il Presidente del Consiglio assicura: “Lo dico per chi è preoccupato per le prossime misure, noi abbiamo intenzione di lavorare per la riduzione della pressione fiscale, già in primavera e in autunno. È decisivo per dare impulso alla crescita”. Una crescita che sembra essere anticipata da alcuni indicatori, come “i dati Istat sulla fiducia, che fanno ben sperare per i prossimi mesi”.

C’è poi un passaggio che merita una ulteriore considerazione, quello sul tema delle banche: “Se ci sono stati errori da parte degli istituti di credito, vanno trovati dei meccanismi per eliminarli senza farne pagare il prezzo ai risparmiatori. Ma il sistema deve essere completamente risanato ed efficientato, perché è fondamentale soprattutto per le piccole e medie imprese”.

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