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Gentiloni dice l’Ue è pronta ad adattare i Pnrr a “circostanze che sono cambiate”

“Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo visto una guerra energetica, l’inflazione e ciò ci ha spinti ad adattare i progetti, non per un singolo Paese ma per tutti e 27. E siamo pronti ad adattare i piani a circostanze che sono cambiate anche per l’Italia”: lo ha detto il commissario Ue Gentiloni a proposito del Pnrr.
A cura di Annalisa Girardi
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"In circostanze eccezionali, quando uno Stato membro non raggiunge gli obiettivi del Recovery nei tempi stabiliti, si può accettare un pagamento parziale. In tale caso verranno concessi altri sei mesi per raggiungere i traguardi rilevanti": lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in audizione al Parlamento Ue. "Se lo Stato membro coinvolto non riesce a mantenere gli impegni entro questo periodo, la sua contribuzione finanziaria verra' permanentemente ridotta", ha anche specificato Dombrovskis.

Il vicepresidente della Commissione ha anche precisato di aver richiesto agli Stati membri di presentare i Pnrr modificati il prima possibile. "La priorità è accelerare seguendo le tempistiche del Consiglio. Visti i tempi stretti diciamo che è necessario indicare bene le riforme e gli investimenti",

In audizione è intervenuto anche il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni. L'ex presidente del Consiglio italiano ha precisato che quella del 2026 è una scadenza assolutamente rigorosa per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Gli Stati membri possono utilizzare fondi nazionali o altri fondi europei per integrare gli investimenti che vanno oltre la durata del Recovery. È importante, in quanto il Recovery da solo in alcuni casi non è sufficiente per coprire grandi progetti infrastrutturali", ha aggiunto.

Gentiloni ha anche fatto sapere che nessun Paese ha registrato "ritardi gravi" nei Pnrr. "Nel complesso, credo che capiremo meglio se avremo gravi ritardi nei prossimi sei mesi, un anno. Fino ad ora, credo che dovremmo prendere atto del fatto che l'agenda degli esborsi non è obbligatoria ma un orientamento". E ancora: "In generale, sappiamo che alcuni Paesi, in particolare Spagna e Italia, hanno già raggiunto la terza richiesta di erogazione, mentre ci sono sei o sette Paesi che non hanno avanzato alcuna richiesta di pagamento fino ad ora, quindi abbiamo un quadro misto. Ma fino ad oggi non credo che ci siano ritardi gravi da affrontare".

Per quanto riguarda il caso italiano, Gentiloni ha detto: "Noi cooperiamo con le autorità italiane, la cooperazione è proficua e finora c'è stato un buon livello di attuazione. Nell'ultimo anno e mezzo abbiamo visto una guerra energetica, l'inflazione e ciò ci ha spinti ad adattare i progetti, non per un singolo Paese ma per tutti e 27. E siamo pronti ad adattare i piani a circostanze che sono cambiate anche per l'Italia".

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