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Gentiloni dai sindaci: “Nessuna nuova tassa e aumento dell’Iva”

Il presidente del Consiglio all’assmblea Anci: “Nuove tassazioni avrebbero effetto depressivo sul Paese”. Soddisfatto Antonio Decaro, presidente Anci, che chiede nuovi finanziamenti per i piccoli Comuni.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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“La legge di Bilancio non deve avere un effetto depressivo. Bisogna lavorare per trovare un ulteriore spazio per gli investimenti”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è intervenuto all’assemblea annuale dei Comuni Italiani a Vicenza. A pochi giorni dall’approvazione definitiva della legge di Bilancio, Gentiloni si è detto fiducioso nell'aver intrapreso la strada giusta per uscire dal difficile periodo economico. Per evitare “l’effetto depressivo” il premier ha specificato che il governo dovrà evitare l’aumento dell’Iva e nuove tassazioni. Rivolgendosi ai sindaci il capo del governo ha poi specificato che le cifre e i dati sul piano economico sono incoraggianti ma che queste premesse andranno poi “tradotte in cambiamenti sostanziali dal punto di vista del lavoro e del benessere”.

Gli obiettivi del governo

Nella manovra di bilancio bisogna "concentrare le risorse limitate in alcune grandi operazioni: lavoro, lotta contro la povertà, competitività imprese, tenuta coesione sociale e territoriale”, ha affermato il premier e ha poi specificato che l’intenzione è quella di arrivare a una conclusione ordinata della legislatura con una legge di bilancio in grado di rilanciare gli spazi di ripresa.

Il rapporto tra il governo e le realtà locali

Gentiloni ha ricordato gli anni più acuti della crisi economica come un momento particolarmente teso tra realtà locali e istituzioni centrali ma ha poi rivendicato gli obiettivi raggiunti: “Credo che possiamo rivendicare l’impegno di questi anni, il fatto di aver finalmente superato il Patto di stabilità, sostituendolo con una regola, la regola del pareggio, che non è certo una regola perfetta ma che libera in molti casi investimenti”. Ha poi concluso: “Sappiamo che, con le contraddizioni e le difficolta’ del caso, che certo io non ignoro e che sono diverse nelle varie aree del Paese, è stato in buona parte superato il criterio della spesa storica, il che e’ un modo per stimolare la qualità e l’efficienza della spesa amministrativa”.

Una strategia per le periferie e i piccoli comuni

Un focus ha poi messo in luce le strategie del governo per le aree periferiche delle città:“Ieri ho firmato le delibere che finanziano per intero il pacchetto di 120 progetti del bando periferie. Con questa operazione da 2,1 miliardi abbiamo cominciato un’operazione di ricucitura urbana". Parte del discorso ha ribadito la legge, da poco approvata, sul finanziamento ai piccoli comuni, ribadendo quindi l'importanza delle realtà locali: “Dalla forza delle grandi città e dei Comuni più piccoli deriva l’assicurazione sul nostro futuro. Chiunque pensa all’Italia pensa alle nostre piazze e alle nostre identità. Per questo rinnoviamo solennemente un patto tra lo Stato e gli enti locali, fondato sull’autonomia e sulla responsabilità, motori di fiducia e di futuro per l’Italia”.

Affrontare la crisi migranti

Un passaggio dell’intervento ha toccato anche il tema migranti e il flusso migratorio nel nostro Paese. Il presidente del consiglio  ha rivendicato i risultati ottenuti affermando che “forse abbiamo imboccato la strada giusta per mettere più ordine ai flussi migratori irregolari che a un certo punto hanno rischiato di travolgerci". Pur riconoscendo l’importanza di garantire una sicurezza ai cittadini, Gentiloni ha sottolineato che “i flussi migranti si sono ridotti negli ultimi mesi, di oltre un terzo dei numeri precedenti”. Tra gli obiettivi futuri del governo quello di trovare strategie per contenere il fenomeno migratorio: “Se avremo stabilità nei flussi potremo ragionare, dando alle politiche di integrazione e accoglienza quel respiro e dialogo con le comunità locali, per non vederseli calati dall’alto e non vederli come fenomeni senza controllo”.

Decaro: “Accolte le richieste dei sindaci”

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha accolto con soddisfazione le dichiarazioni di Gentiloni: “Il capo del governo ha garantito un passo diverso più graduale sulle nuove regole di contabilità, che ha effetti immediati sulla spesa corrente dei Comuni e di conseguenza si riflette sui servizi per i cittadini, quelli più fragili prima di tutti gli altri, investimenti per le periferie delle città grandi e medie e un più robusto finanziamento della legge di valorizzazione dei piccoli comuni”.

Fondamentale anche per Decaro gli interventi che il governo propone per le periferie, aree degradate e i centri storici. Nella nota si legge infatti: "Il bando periferie è un esperimento riuscito perché serve che i fondi siano stabili e diano una visione strategica alle politiche urbane. Così come essenziale per la sopravvivenza dei 5.591 piccoli Comuni italiani è necessario che la legge per la loro valorizzazione, appena approvata, riceva ulteriori finanziamenti. La minore dimensione demografica non è un problema, lo spopolamento lo è".

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