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Gentiloni: “Continuare il lavoro del governo Renzi, un errore cancellarlo”

Il presidente del Consiglio ha parlato alla tradizionale conferenza stampa di fine anno.
A cura di Claudia Torrisi
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Paolo Gentiloni a Bruxelles in conferenza stampa

"È un primato, per quanto mi riguarda in seguito a un fatto spiacevole, il fatto che questa conferenza stampa, di solito un consuntivo delle cose fatte, capiti a 15 giorni dall'insediamento del governo. Ma è stato giusto confermare questo appuntamento tradizionale". Così, il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, ha aperto la conferenza stampa di fine anno. "Sono stati 15 giorni molto impegnativi per me – ha aggiunto – servire le istituzioni oltre a essere una gran fatica è un fatto di grandissimo rilievo". Questo governo "nasce all'indomani delle dimissioni di Matteo Renzi, provocate dalla sconfitta al referendum ma non deve cancellarsi il lavoro" fatto dell'esecutivo Renzi, perché "cancellarlo o relegarlo nell'oblio sarebbe un errore".

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Gentiloni ha ricordato che durante lo scorso esecutivo "l'economia è  cresciuta, è cresciuto il lavoro stabile, circa 700mila posti in più" ma "nella fascia sotto i 40 anni il lavoro da fare è enorme". L'esecutivo ha "messo in sicurezza il risparmio con il decreto della settimana scorsa, la cui attuazione sarà lunga e complicata, non è che noi ce lo nascondiamo. Ma intanto abbiamo preso una decisione strategica e fondamentale". Ma ci sono state anche difficoltà, tra cui quelle legate al terremoto: "La ricostruzione sarà la nostra priorità. Ora c'è la fase più difficile e che deve coinvolgere situazioni differenti. Il problema della ricostruzione e della agibilità delle case sarà la nostra priorità". E poi la crisi dei migranti. Secondo Gentiloni, l'Italia ha gestito "grandiosi flussi di persone", e ha agito "con equilibrio e umanità, anche se la questione è ancora aperta". In ogni caso, l'impegno del governo sulle riforme non è finito: "Proseguirà – ha detto Gentiloni – sulla strada delle riforme: non abbiamo finito e non abbiamo scherzato e tutti devono essere consapevoli che il processo di riforme andrà avanti nel tempo che abbiamo a disposizione. Per me le parole chiave sono lavoro, Sud e giovani". Il presidente del Consiglio ha anche ricordato Fabrizia Di Lorenzo; e ha ribadito l'impegno per contrastare il "disagio sociale".

Il compito del governo dunque è "completare le riforme" e dare "un piccolo contributo" a "ricucire le lacerazioni" che ci sono "nel nostro tessuto sociale", ha dichiarato Gentiloni. L'Italia "non è stata in una campana di vetro", è riuscita a progredire nonostante "inciampi e difficoltà grazie alla sua forza".

Il caso Regeni

Il caso della morte di Giulio Regeni è stato uno di quelli "che ha colpito di più la opinione pubblica", ha dichiarato Gentiloni rispondendo alla domanda di Fanpage.it su quale fosse la direzione del governo a quasi un anno dall'uccisione del giovane ricercatore. "Ho cercato – ha aggiunto – in questi mesi di essere sempre il più possibile sul pezzo e in contatto continuo con la famiglia. Ci siamo sentiti l'ultima volta il giorno di Natale".

"Devo dire – ha proseguito Gentiloni – che la collaborazione tra la procura di Roma e quella generale del Cairo ha prodotto alcuni risultati. Ciò che è emerso nelle ultime ore sui giornali in fondo era stato anticipato dal procuratore egiziano nei suoi precedenti incontri con la procura di Roma: vale a dire la responsabilità del capo dei sindacati egiziani". Il governo "ha provato a seguire la strada da un lato della fermezza e dall'altro della richiesta di c0llaborazione". Nei mesi iniziali ci sono stati molti depistaggi, ma "ultimamente segnali di cooperazione molto utili" e il "governo lavorerà verso questa direzione".

La legge elettorale

Per quanto riguarda la legge elettorale, il governo "cercherà di dare il suo contributo e cercherà come si dice in gergo, di facilitare la discussione tra i partiti e in Parlamento. E, aggiungo, sollecitandola, perché la sollecitudine in questa discussione non è correlata alla maggiore o minore durata del governo, è un'esigenza del nostro sistema", ha spiegato Gentiloni, che però ha precisato: "Non faremo una proposta del governo sulla legge elettorale". La stabilità, secondo il premier, è un valore, ma "non può prendere ostaggio la democrazia, il voto non si può vedere come una minaccia". Quindi, "il governo lavora finché ha la fiducia del Parlamento".

La questione voucher

Il presidente del Consiglio ha chiarito che i  voucher "non sono il virus che semina il lavoro nero, non hanno il copyright del lavoro nero". Bisogna, tuttavia, "correggere gli abusi", e per questo il governo agirà "in tempi rapidi", attraverso "una revisione" già in corso per capire come correggere "quello che di sbagliato evidentissimamente c'è senza trasformare questo nella madre di tutti i problemi e guai del mercato del lavoro". Gentiloni ha però precisato: "Penso che abbiamo fatto un'ottima riforma del lavoro. Il Jobs Act è una ottima riforma. Nel contesto dell'economia italiana e dei suoi livelli di crescita i nostri numeri di lavoro a tempo indeterminato, di riduzione della disoccupazione, vanno nella direzione giusta. Certamente è qualcosa che dobbiamo sviluppare".

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