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Crollo ponte Morandi a Genova

Genova, Toti avverte il governo: “Non tollereremo un’ora di ritardo, per nessuna ragione”

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, avverte il governo sui tempi della ricostruzione dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova: “Se i tempi non saranno quelli previsti, ne risponderanno davanti ai liguri e agli italiani. Non tollereremo un’ora di ritardo, per nessuna ragione al mondo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Foto: Giovanni Toti/Facebook
Foto: Giovanni Toti/Facebook
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Il giorno dopo la commemorazione delle 43 vittime causate dal crollo del Ponte Morandi di Genova, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti chiede al governo di fare in fretta e di non perdere altro tempo. Con un avvertimento che sembra essere polemico nei confronti di Lega e M5s, partiti tra cui stanno emergendo divergenze sulla gestione dell’emergenza. “Ora – scrive Toti su Facebook – il Governo ha fatto un decreto su Genova, ma se i tempi non saranno quelli previsti da noi, entro settembre inizio demolizione, entro novembre inizio cantiere, ne risponderanno davanti ai liguri e agli italiani. Non tollereremo un’ora di ritardo, per nessuna ragione al mondo”.

Una sorta di avvertenza che parte dal fatto che è ormai passato un mese dal crollo del ponte e mancano ancora alcune informazioni essenziali, come – tra le altre – il nome del commissario che dovrà gestire questa delicata fase per il capoluogo ligure. “In un mese dal crollo del Ponte Morandi – scrive ancora Toti – abbiamo trovato le case per chi ha dovuto abbandonare la propria. Mercoledì con il sindaco Marco Bucci inaugureremo la nuova strada a mare, realizzata in soli 30 giorni. Oggi si lavora al ponte per montare i sensori. Grazie per la fiducia e l’affetto che ci avete dimostrato ieri nella nostra bellissima piazza”, conclude parlando della commemorazione avvenuta ieri, a un mese esatto dal crollo del ponte.

Tra i tanti nodi ancora da sciogliere c’è quello della ricostruzione, soprattutto in riferimento al ruolo di Autostrade. Il governo assicura da tempo, attraverso gli esponenti della componente del M5s, che Aspi metterà solo i soldi ma che la ricostruzione spetterà a Fincantieri. Manca però, ad oggi, qualsiasi atto ufficiale che avvalori queste dichiarazioni. Al momento, dunque, non si sa ancora come e da chi sarà gestita ed effettuata la ricostruzione. Martedì Toti e Bucci saranno a Roma per un incontro con il governo in cui si dovrebbero mettere a punto tutte le decisioni operative. Una giornata fondamentale per il futuro di Genova.

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