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Genitori adottivi e arcobaleno denunciano: “Esclusi da conferenza nazionale sulla famiglia”

Escluse dalla Conferenza nazionale sulla famiglia sia le famiglie adottive che quelle arcobaleno. In una nota congiunta Agedo, Rete Genitori Rainbow e Famiglie Arcobaleno denunciano la mancata partecipazione e si chiede di “disertare l’appuntamento”.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Foto scattata a Milano alla festa delle famiglie arcobaleno
Foto scattata a Milano alla festa delle famiglie arcobaleno

La famiglia come risorsa sociale ed educativa; l'evoluzione del nucleo familiare fra diritto e società; il conciliare il lavoro e la sfera affettiva personale; l'analisi di eventuali proposte per un fisco a sostegno delle famiglie. Questi alcuni dei temi al centro della Conferenza nazionale sulla famiglia, una due giorni, organizzata dalla presidenza del Consiglio dei ministri con il supporto dell'osservatorio nazionale sulla famiglia. Al centro degli incontri le politiche per la famiglia messe in campo in Italia.

L'appuntamento è per giovedì 28 e venerdì 29 settembre al Campidoglio e, come si legge dal comunicato, sono invitate a partecipare "le istituzioni di tutti i livelli di governo, delle parti sociali e, naturalmente, delle organizzazioni rappresentative della società civile" per  "affrontare temi di grande rilevanza ed attualità quali quelli della crisi demografica, delle politiche fiscali a favore della famiglia e delle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro". Esclusi però dall'evento gli enti che si occupano di portare a termine le adozioni dall'estero e le associazioni che riuniscono le famiglie arcobaleno.

Come si legge sul sito delle famiglie arcobaleno solo Agedo, associazione che rappresenta genitori e amici di persone Lgbt, è stata invitata a partecipare, senza però poter intervenire nel dibattito. Escluse invece le associazioni che rappresentano i genitori omosessuali e transessuali. In particolare Rete Genitori Rainbow, aveva chiesto di poter partecipare ma la sua richiesta non è stata accettata. Pertanto nella nota congiunta sul sito i rappresentanti delle tre associazioni, Marilena Grassadonia (Famiglie Arcobaleno), Alessandra Forani e Gabriele Faccini (Rete Genitori Rainbow) e Fiorenzo Gimelli (Agedo), dichiarano:

“L'esclusione delle associazioni rappresentative del mondo Lgbt è grave, e il solo fatto che si parli di famiglia, e non di di famiglie come sarebbe più corretto, è altamente significativo. Il governo non può farsi promotore di un evento che si rifiuta di prendere in considerazione le istanze sia delle famiglie omoparentali di nuova costituzione, cioè che hanno avuto figli all'interno della coppia omosessuale, sia delle numerose famiglie ricomposte in cui un componente della coppia omosessuale abbia avuto figli da relazione etero precedente, tutte realtà in cui sono presenti bambini e ragazzi che vanno tutelati. Tanto più grave che ciò venga fatto a poco più di un anno dalla legge sulle unioni civili che da una parte ha sancito ufficialmente il riconoscimento da parte dello Stato delle unioni tra persone dello stesso sesso, ma dall'altra ha lasciato insoluto il tema di come tutelare i figli di persone omosessuali. Chiediamo ai rappresentanti delle istituzioni e del Governo più sensibili alle istanze del mondo Lgbt di intervenire per andare oltre questa esclusione, o in alternativa di disertare un appuntamento che, così congegnato, è inaccettabilmente discriminante”.

Nell'abstract di presentazione dell'evento si parla di una "struttura delle famiglie" che sta mutando con il cambiamento e l'evolversi della società, ma quando si nominano i vari nuclei familiari a mancare sono le famiglie arcobaleno: "La struttura delle famiglie si è profondamente modificata e ci troviamo di fronte a un panorama nuovo e per molti aspetti complesso (nuclei sempre più piccoli, spesso instabili, famiglie di origine straniera, ricomposte, monogenitoriali, omogenitoriali, adottive, affidatarie, ecc..), ma al contempo ricco e stimolante".

A essere escluso anche Cifa Onlus. L'ente, che si occupa di portare a termine le adozioni internazionale, aveva fatto richiesta per partecipare alla due giorni sulla famiglia ma l'esito è stato negativo. Come riportato da linkiesta, la motivazione fornita è che "La manifestazione è  riservata ai soggetti istituzionali e ai rappresentanti delle organizzazioni nazionali della società civile presenti negli organismi collegiali a supporto delle politiche in materia di famiglia".

Nell'abstract si parla di adozioni e affidamento legate all'ambito familiare ma soltanto nella sessione dedicata alle "famiglie fragili e vulnerabili".

Anche il Ciai, centro italiano aiuti all'infanzia, lamenta l'esclusione dall'evento.

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