Generale libico scarcerato, Renzi: “Avete liberato un criminale, governo ipocrita e indecente”
Continua a far discutere il caso di Najeem Osema Almasri Habish, il capo della Polizia libica arrestato per torture su ordine della Corte penale internazionale e riportato ieri a Tripoli dopo esser stato scarcerato per un "errore procedurale".
Durante le dichiarazioni di voto sulla relazione annuale sull'amministrazione della giustizia, tenuta dal ministro Carlo Nordio al Senato, Matteo Renzi è intervenuto per chiedere chiarimenti su quanto accaduto. "Noi signor ministro quando la sentiamo parlare siamo soliti condividere le espressioni libere e liberali, ma quando vediamo all'opera il governo abbiamo qualche dubbio in più", ha dichiarato il leader di Italia Viva.
"Per esempio ad Atreju la premier Meloni aveva detto che sarebbe andata avanti con i centri in Albania per dare la caccia in tutto il globo terraqueo ai trafficanti di esseri umani. Si da il caso che ieri sia capitato sul tavolo uno di questi trafficanti, che la Corte Penale definisce come pericoloso criminale. Per tutta risposta l'avete riportato in Libia scarcerandolo con un aereo dei servizi", ha proseguito il senatore. "Ma sono solo io che penso che siate completamente ammattiti o questa è l'immagine di un governo ipocrita e indecente?", ha domandato.
Resta ancora da chiarire infatti, perché Almasry, che era stato arrestato a Torino su mandato della Cpi con l'accusa di gravi violazioni dei diritti umani e di crimini di guerra commessi nella prigione libica di Mitiga, sia stato liberato. All'origine della scarcerazione ci sarebbe un "errore procedurale", ovvero il mancato avvisto della questura torinese al ministero della Giustizia. Dal momento che non è stato rispettato l'iter previsto per i casi di arresti su mandato internazionale, la Corte d'appello ha concluso si è trattato di una misura "irrituale" e ha disposto l'immediata scarcerazione dell'uomo.
Il caso ha scatenato le reazioni delle opposizioni, che si sono intensificate dopo la notizia dell'espulsione del generale, riportato in Libia con un volo di Stato. Ieri sera, verso le 20, Almasri ha lasciato l'Italia ed è tornato a Tripoli dove è stato accolto con applausi ed entusiasmo.
Se infatti il suo rilascio è stato giustificato dietro un cavillo procedurale, il successivo rimpatrio ha sollevato non pochi dubbi e perplessità da parte delle minoranze, che ora si chiedono cosa ci sia sotto. "Possibile che non ci sia neanche una parola su questo?", ha domandato Renzi rivolgendosi a Nordio. "Io sto con lei ministro ma se non dice neanche una parola su questo come faccio a sostenerlo", ha concluso.