Gelmini alle Regioni: “Garantire in tempi rapidi la vaccinazione dei soggetti più vulnerabili”
Dopo il via libera definitivo dell'Ema al vaccino AstraZeneca, si riparte a pieno con la campagna vaccinale. Secondo il nuovo piano del ministero della Salute presentato dal commissario straordinario per l'emergenza, il generale Francesco Figliuolo, che ha rivisto le priorità, la precedenza dovrà essere data non solo agli anziani, ma anche alle persone più fragili. Tra queste i disabili e i loro caregiver, persone affette da patologie gravi come tumori, e anche tutti i soggetti sottoposti a terapie immunodepressive.
La ministra Mariastella Gelmini, rispondendo a una lettera della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo) in cui si sottolineavano le carenze della campagna vaccinale precedente, ha assicurato il proprio impegno affinché i governatori delle Regioni aggiornino i piani territoriali in modo da garantire nel più breve tempo possibile che il vaccino venga somministrato alle persone fragili.
"Ho preso nota delle disfunzioni da voi segnalate a livello di sistemi sanitari regionali e sarà mia cura e impegno sollecitare i presidenti delle Regioni e delle province autonome, nella prima occasione utile, ad aggiornare celermente i rispettivi piani vaccinali, ove adottati, e ad intraprendere ogni altra iniziativa di competenza volta a garantire, in tempi rapidi, la vaccinazione dei soggetti più vulnerabili", ha scritto la ministra di Forza Italia. Sottolineando poi ancora: "Condivido in pieno l’esigenza, da voi rappresentata, di garantire effettiva e immediata tutela ai soggetti più fragili, tra cui i pazienti oncologici ed onco-ematologici, contro i rischi di esposizione al contagio da SARS-CoV-2".
Gelmini ha quindi spiegato che tra le ultime raccomandazioni sulle categorie prioritarie della campagna vaccinale, che sono attualmente in fase di adozione al ministero della Salute, sono stati tolti i lavoratori dei servizi essenziali, proprio per lasciare spazio ai più vulnerabili: "Ciò anche al fine di destinare le dosi vaccinali disponibili al completamento della Fase 1 del Piano nazionale di vaccinazione, alle altre categorie prioritarie e alle persone estremamente vulnerabili, tra cui rientrano per l’appunto i soggetti affetti da patologie oncologiche", ha concluso.