Gasparri: “No all’invasione dei clandestini, respingimenti decisi e senza esitazioni”
Che la posizione di Maurizio Gasparri, ex capogruppo al Senato del Popolo della Libertà, sulla questione degli sbarchi di migranti sulle coste italiane non fosse delle più concilianti era cosa nota da tempo. Per la verità, mai come in queste ultime settimane l'esponente del Pdl si era espresso in modo così deciso e diretto, senza concedere molto alla diplomazia. Per l'ex colonnello di An, attualmente vicepresidente del Senato, infatti sull'immigrazione occorrono "chiarezza e decisione" e sulla questione degli sbarchi il Governo non a poi molte alternative: "Respingimenti decisi, senza troppe esitazioni. Basta con la resa all'invasione. Gli italiani da elogiare sono tutti coloro che sopportano questo assalto al nostro paese frutto anche delle fallite politiche in Africa e Asia che giustamente il governo italiano dell'epoca non condivideva".
Ma non basta, perché per Gasparri è l'Europa a doversi assumere le proprie responsabilità: "Se l'Ue non collabora detraiamo i costi dai fondi che versiamo all'Unione. E se sono clandestini a casa". Una posizione destinata a far discutere, anche in relazione al possibile precipitare della situazione in Egitto che potrebbe portare una nuova ondata di profughi sulla costa italiana. Certo, sarebbe interessante capire quanto sia utile gettare benzina sul fuoco ed alimentare sospetti di una possibile "emergenza sbarchi" (considerando i volumi "nei limiti della norma" registrati nelle ultime settimane"). Ma evidentemente la necessità di tenere alto il livello dello scontro politico prescinde da simili considerazioni.