G7 in Giappone domani al via, bilaterale tra Meloni e Kishida: “Lavoriamo insieme per la sicurezza”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in visita in Giappone per il G7 di Hiroshima che inizia domani. Sarà la quinta donna premier a partecipare a un G7. Prima di lei, la cancelliera tedesca Angela Merkel, la premier canadese Kim Campbell, le britanniche Margaret Thatcher e Theresa May. Al tavolo dei lavori del vertice, oltre a Meloni, ci sarà anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Il bilaterale con il primo ministro giapponese
Questa mattina Meloni ha avuto un bilaterale con il primo ministro giapponese Fumio Kishida al Rihga Royal Hotel di Hiroshima. Il padrone di casa ha voluto fare le condoglianze al governo italiano per le vittime dell'alluvione in Emilia-Romagna. "Sono molto lieto di poterti accogliere nella mia città. Esprimo le mie condoglianze alle vittime del maltempo in Emilia Romagna", ha detto il primo ministro giapponese. "Nella mia visita a Roma abbiamo deciso di elevare i nostri rapporti a partenariato strategico. Sono molto lieto che sono giunti a un'intesa i negoziati di collaborazione cinematografica" tra Italia e Giappone, ha detto Kishida. "È mia ferma intenzione lavorare in stretta relazione con l'Italia in vista del G7 dell'anno prossimo".
Meloni ha dichiarato che l'Italia è soddisfatta dei recenti progressi nel rafforzamento delle relazioni con il Giappone: "Sono molto contenta della concretezza con la quale abbiamo dato seguito agli impegni assunti quando a gennaio a Roma abbiamo elevato i nostri rapporti a partenariato strategico", ha detto Meloni, evidenziando in particolare gli accordi siglati tra i due Paesi nell'ambito della cooperazione scientifica e tecnologica e sulle coproduzioni cinematografiche.
La presidente del Consiglio ha sottolineato che Italia e Giappone sono "potenze regionali che devono esercitare il loro ruolo di responsabilità" in seno al G7. "Essendo l'Italia il prossimo presidente del G7, è ancor più fondamentale che la nostra cooperazione sia molto stretta", ha dichiarato Meloni, che si è complimentata con il premier giapponese "per la determinazione e la serietà con cui stai gestendo il G7 in un anno sicuramente non facile", contraddistinto da crisi come il conflitto in Ucraina e le tensioni attorno a Taiwan. Proprio in questo contesto difficile, ha detto la premier, "è fondamentale lavorare insieme e con gli altri leader del G7 per la sicurezza e per la sicurezza economica".
Di cosa parleranno i leader al G7
Domani i leader al vertice del G7 si occuperanno soprattutto del nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, comprese quelle mirate all'export di diamanti, e dei rapporti con la Cina. Secondo fonti diplomatiche europee, il confronto tra leader si focalizzerà anche sulla necessità di evitare che le sanzioni già in vigore vengano aggirate. E in questa ottica, oltre alla Cina, l'attenzione di concentrerà sui rapporti con l'India, sia per quanto riguarda il petrolio ma anche per il settore dei diamanti. L'obiettivo, secondo le stesse fonti, è mettere in piedi un sistema che assicuri la tracciabilità del flusso dei diamanti e quindi la reale applicabilità di un eventuale embargo sull'export russo.
Nella dichiarazione finale l'indipendenza dal nucleare russo
Secondo quanto si apprende l'industria nucleare russa non sarà presa di mira nel pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia "perché riteniamo che ci siano altri modi per raggiungere lo stesso obiettivo, gli Stati membri Ue si stanno muovendo per ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia, quindi anche dal nucleare civile", ha fatto sapere una fonte diplomatica Ue, precisando che nella dichiarazione finale che adotteranno i leader delle sette più grandi economie al mondo, ci sarà un riferimento alla necessità di rendersi indipendente dal nucleare russo.
"L’industria nucleare russa non sarà formalmente nel nuovo pacchetto di sanzioni, ma sarà nella dichiarazione G7" in cui i leader sottolineeranno di voler proseguire il cammino "per essere indipendenti dal nucleare civile russo. Il concetto verrà espresso", ha precisato la fonte.
L’undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia è stato proposto dalla Commissione europea lo scorso 5 maggio ed è ora in discussione tra gli ambasciatori dei 27. I governi rimangono divisi sull'idea di colpire direttamente Rosatom, il colosso di stato russo, fondato nel 2007, che controlla l'energia nucleare civile e l’arsenale di armi dell’atomo del Paese, oltre che l'attuale gestore della centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia, nell’Ucraina orientale. Quindi per il momento l’industria russa non sarà nel pacchetto in discussione.