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Furfaro (Pd): “Netanyahu ha superato il limite a Rafah, riconoscere Palestina è primo passo verso pace”

“Il governo israeliano ha superato il limite. Chiediamo il cessate il fuoco”, a dirlo è il deputato Pd Marco Furfaro in un’intervista a Fanpage.it. Secondo il dem per dare una spinta al processo di pace “serve riconoscere lo stato palestinese. Farlo rafforzerebbe l’Anp e indebolirebbe Hamas”.
A cura di Giulia Casula
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"Stanotte a Rafah si è varcata l'ennesima linea rossa". È Marco Furfaro a parlare. Intervistato da Fanpage.it, il deputato del Partito democratico commenta ciò che è accaduto ieri sera, quando un raid israeliano ha colpito un campo profughi a sud di Gaza causando la morte di cinquanta persone. Tra loro anche due alti ufficiali di Hamas secondo quanto rivendicato dalle Forze di difesa israeliane. "Vedere ragazzi bruciati vivi, donne mutilate, bambini decapitati, cadaveri sciolti tra le macerie sono crimini a cui non vorremmo mai assistere e che dovrebbero essere relegati nella pagina più buie della storia", dice.

"Tutti vogliamo combattere il terrorismo, sconfiggere Hamas e garantire a Israele il diritto di esistere ma non si combatte il terrorismo ammazzando bambini. Chiediamo il cessate il fuoco". Per il deputato dem il rischio è quello di "creare ulteriore odio e violenza e paradossalmente, di alimentare altro terrorismo". Con l'ultimo attacco aereo a Rafah il governo di Israele "ha superato il limite. Sono troppe le vittime civili. I crimini di guerra sono stati verificati da inchieste giornalistiche indipendenti da organizzazioni internazionali. Oltre a questo, c'è stata una richiesta di arresto indirizzata non solo nei confronti terroristi di Hamas ma anche di Netanyahu per crimini di guerra". Una proposta, quest'ultima che negli scorsi giorni era stata giudicata "inaccettabile" dal vicepremier Antonio Tajani. "Non si può equiparare un governo democraticamente eletto, con un’organizzazione terroristica”, aveva dichiarato il ministro degli Esteri.

"Tajani fa una banalizzazione da campagna elettorale", dice Furfaro. "Se si leggono le carte si apprende facilmente che i mandati d'arresto per i leader di Hamas sono stati emanati per tutti i crimini efferati commessi il 7 ottobre mentre la richiesta di arresto internazionale per Netanyahu riguarda i crimini di guerra che sono seguiti dopo. Il fatto che un premier venga eletto all'interno di un contesto democratico non lo autorizza a fare qualsiasi cosa il nome della lotta al terrorismo. Detto questo, è chiaro per chiunque dotato di un minimo di senso che non c'è equiparazione tra Hamas e Israele", aggiunge il parlamentare.

Anche sul riconoscimento della Palestina il governo italiano sembra aver esitato finora dopo essersi astenuto dal voto sulla risoluzione delle Nazioni Unite. Una settimana fa invece, Norvegia, Spagna e Irlanda hanno siglato una dichiarazione congiunta per riconoscere formalmente lo stato palestinese. "Le iniziative unilaterali non sono utili alla soluzione del conflitto, perché l'obiettivo principale è la pace che porti alla nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele", ha commentato Tajani. Non la pensa così Furfaro. "Noi del Pd crediamo invece  lo Stato palestinese dovrebbe essere riconosciuto in sede Europea. C'è una mozione approvata dal governo italiano che risale al 2015 in cui si chiede di riconoscere Palestina. Lo Stato palestinese è l'Autorità nazionale palestinese e riconoscerlo rafforzerebbe l'Anp, cioè coloro che vogliono la pace e la soluzione dei due popoli e due stati".

Per il parlamentare dem si tratterebbe di un primo passo verso la pace. "Hamas non vuole tutto questo perché il suo grande alibi delinquenziale è continuare con il terrorismo, utilizzando da una parte gli eccidi di Netanyahu e dall'altra l'occupazione dei palestinesi", spiega. "Riconoscere uno stato palestinese significa che la comunità internazionale non parla ad Hamas ma a quei palestinesi che non vogliono arrendersi al terrorismo, che vogliono invece vivere pacificamente in una terra in cui si possa convivere anche con i vicini israeliani". In questo modo secondo Furfaro, "si potrebbero individuare altri attori rispetto ad Hamas, dare dignità a un popolo e una spinta al processo di pace. Sarebbe un segnale da parte della comunità internazionale ai palestinesi per dirgli che non gli abbiamo lasciati soli e che capiamo il loro diritto ad essere liberi come quello dei cittadini israeliani. Un piccolo avanzamento con cui provare a costruire diplomazia oltre che assistere inermi a bambini che muoiono da ambo le parti", conclude il deputato.

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