“Fuori Rosa Chemical da Sanremo, fa propaganda gender”: la richiesta di Fratelli d’Italia alla Rai
Fratelli d'Italia si scaglia contro il Festival di Sanremo, a pochi giorni dalla polemica – mai realmente sopita – sull'intervento del presidente ucraino Zelensky. Il caso è stato sollevato dalla deputata meloniana Maddalena Morgante, che ieri in Aula ha tenuto un breve discorso attaccando la gestione Amadeus e chiedendo che il rapper Rosa Chemical sia escluso dal Festival. "Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara alla prossima edizione del Festival di Sanremo, porterà, come da lui stesso affermato e chiedo scusa fin da adesso per i termini che utilizzerò, il sesso, l'amore poligamo e il porno su Onlyfans", ha cominciato Morgante, citando le parole utilizzate dall'artista in un'intervista e ritenute particolarmente scabrose dalla parlamentare.
"La rivoluzione fluida era arrivata già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollati allo schermo famiglie e bambini emblema della tv tradizionale convenzionale, nell'appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno – ha insistito la deputata – Nonostante viviamo nell'era dei social network, la televisione rimane il principale canale di informazione per i cittadini. E i maggiori fruitori del mezzo televisivo rimangono i minori e le famiglie che diventano la fascia di riferimento principale per la creazione di programmi".
Il Festival della canzone italiana "rischia di diventare l'ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi che da sempre Fratelli d'Italia contrasta", ha continuato Morgante. "È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non solo nella tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, e non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto davanti ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata in famiglia".
"È innegabile che la rassegna canora più importante del nostro Paese sia un enorme veicolo culturale, ma anche politico e sociale – ha commentato la deputata di Fratelli d'Italia – Come lo stesso mondo della musica è un palcoscenico per raccontare e descrivere la società e le sue dinamiche attuali". Questo ruolo del Festival di Sanremo, però, "ormai da tempo e soprattutto in queste ultime edizioni, si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico". Secondo la Morgante si tratta di un "vero condensato della peggiore ideologia che mina l'identità dell'uomo e della donna e mira alla dissacrazione, in modo del tutto irrispettoso dei più importanti simboli religiosi". Perciò "questo per Fratelli d'Italia non è accettabile, auspichiamo pertanto che ci sia un ripensamento" della Rai.
La replica da Fratelli d'Italia: "Chiesto solo di valutare l'opportunità dell'esibizione in fascia protetta"
Le dichiarazioni della deputata hanno sollevato non poche polemiche. Morgante, da parte sua ha poi replicato affermando di non aver mai chiesto l'esclusione, ma solamente di valutare se fosse opportuno programmare l'esibizione nella fascia protetta.
Nella nota si legge: "Leggo con stupore alcune polemiche strumentali sul mio intervento di fine seduta di ieri alla Camera. Non c’è mai stata alcuna intenzione di censurare gli artisti in gara al Festival di Sanremo né tantomeno bloccare la partecipazione di Franco Rocati, in arte Rosa Chemical. Con il mio intervento in Aula ho semplicemente invitato l'organizzazione della kermesse a valutare l’opportunità di veicolare, nella fascia protetta, temi quali il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans che rischierebbero di snaturare la funzione sociale e culturale dell’evento. In ragione del fatto che in quella fascia oraria il festival tiene incollati allo schermo famiglie e bambini".