Frecce tricolori, il ministro Crosetto: “Un’ora di volo costa 7mila euro, ma rappresentano l’Italia”
"Voglio innanzitutto esprimere le mie più profonde condoglianze, perché la perdita di una bambina è un dramma che non si può commentare. Si può solo esprimere vicinanza, cosa che ho fatto anche personalmente al padre e alla madre. Sono affranto". Comincia così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel rispondere a un'interrogazione parlamentare sulle Frecce tricolori e sul loro utilizzo dopo il terribile incidente di Torino, in cui ha perso la vita una bambina di cinque anni. "Le manifestazioni aeree rappresentano in primis un'attività addestrativa, sono indispensabili per pianificare e condurre operazioni complesse – spiega il ministro della Difesa davanti alla Camera dei deputati – Parliamo di attività che hanno una ricaduta sul background del personale, non di esibizioni di capacità".
"Riguardo ai costi, sono sostenuti molto speso da sponsor privati con l'ausilio degli enti locali, che chiedono la partecipazione delle Frecce tricolori – continua Crosetto – Perciò il costo di tali attività è da considerarsi quasi nullo, visto che in assenza di tali manifestazioni l'addestramento dei piloti verrebbe comunque condotto per arrivare al numero di ore di volo annue previste per mantenere lo stato di prontezza operativa degli equipaggi". Poi aggiunge: "In termini meramente economici, il costo di un'ora di volo è di 6.800 euro, dati del 2023, inclusivo delle parti di ricambio e del carburante. Queste cifre vanno rapportate al valore aggiunto che dà l'addestramento del personale, i cui benefici riguardano l'intera forza armata".
I nuovi aerei, di cui si era parlato nei giorni scorsi, secondo il ministro non sono stati ancora scelti. Mentre sull'impatto ambientale dell'attività di volo spiega: "Ricordo che l'aeronautica lavora in costante rispetto della vigente normativa di settore. Indicativamente il consumo di CO2 durante l'esecuzione della pattuglia acrobatica è paragonabile a 25 minuti di volo di un vettore aereo ad ampio raggio, dell'aviazione commerciale in fase di crociera".
E infine conclude: "Una considerazione va fatta sulle Frecce tricolori – dice Crosetto – con i loro sessant'anni di storia incarnano il prestigio e la tradizione italiana, rappresentano un simbolo dell'italianità in cui tutti i cittadini si riconoscono. La loro missione è unica, ma tutto ciò diventa nulla davanti alla morte di una bambina, che però non è legata all'esistenza delle Frecce tricolori, ma a un destino che tutti avremmo voluto evitare".