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Fratoianni propone una manifestazione unica delle opposizioni contro il governo Meloni

Il leader di Sinistra Italiana apre il congresso del partito proponendo alle altre opposizioni una manifestazione unica contro il premierato e l’autonomia differenziata e a favore del salario minimo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Patrimoniale, diritti, pace. Sono molte le parole chiave del discorso di Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, in apertura del congresso di partito a Perugia. Il deputato si rivolge alle altre opposizioni, a cui chiede una convergenza contro il governo Meloni e i provvedimenti più contestati: "Bene incrociarsi ciascuno alle manifestazioni degli altri, bene praticare convergenze. Meglio provare a fare un passo in più – propone Fratoianni – troviamoci, quando volete e dove preferite, organizziamo tutti insieme una grande manifestazione per il salario minimo, contro l'autonomia differenziata e il premierato. E poi un'iniziativa di mobilitazione nel Paese su cui cercare e costruire alleanze nella società". Le elezioni del prossimo anno, senza unità, non possono essere affrontate, così come le prossime politiche: "Senza discutere dei contenuti non penso abbia senso consumarsi all'infinito sugli aggettivi con cui descrivere il ‘campo', ma mi pare altrettanto indiscutibile che senza una disponibilità e un impegno perché il confronto si avvii la destra continuerà ad avere gioco facile".

"L'aumento generalizzato della spesa militare che ha portato anche il nostro Paese a indicare, se pur in prospettiva, la soglia del 2% sul Pil come obiettivo da raggiungere in ossequio alle richieste statunitensi in ambito Nato, dirotta miliardi di risorse pubbliche che andrebbero investiti per rispondere a ben altre urgenze – attacca il leader di Sinistra Italiana sulle spese militari dai salari impoveriti alla sanità, le pensioni, dall'ambiente alla scuola". Poi condanna senza appello l'attacco terroristico di Hamas, ma chiede anche che la reazione di Israele è ingiustificabile e sembra più che altro una "vendetta collettiva" nei confronti del popolo palestinese.

Sul premierato, Fratoianni dice che bisogna evitare l'ennesimo "attacco autoritario alla Costituzione", poi difende Elena Cecchettin: "Non vogliono sentire la parola patriarcato.
Difendono l'idea che la violenza sia esclusivamente il manifestarsi di una condotta criminale individuale – continua il leader di Sinistra Italiana – Gli uomini che uccidono non sono mostri, non sono un'eccezione, ha detto Elena Cecchettin, e poche ore dopo era già l'oggetto di una polemica indegna e aberrante, una polemica per cui molti dovrebbero chiedere scusa". Poi annuncia la sua presenza in piazza domani a Perugia.

Fratoianni rilancia anche la patrimoniale: "Non è un'eresia ma giustizia – dice il deputato – Per quanto solo pronunciare questa parola sembri sconveniente e pericoloso, noi non ci stanchiamo di dire che chiedere qualcosa a chi possiede di più non è né scandalo né rivoluzionario, ma giusto e di buon senso". E infine i diritti: "È necessario approvare al più presto una legge sull'uguaglianza e la pari dignità familiare che dia risposte concrete e che spazzi via l'ipocrisia di voler mantenere le donne, i figli e le figlie delle famiglie arcobaleno e le persone lgbt+ un gradino sotto le altre".

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