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Elezioni politiche 2018

Fratoianni (LeU): “Riconosco qualità di Roberto Fico, noi mai al governo con la destra”

Nicola Fratoianni, intervistato da Fanpage.it, spiega che Liberi e Uguali è aperta al dialogo con tutti per le presidenze delle Camere ma chiede figure di garanzia che puntino sulla centralità del Parlamento. Nessuna preclusione a esponenti del centrodestra, ma allo stesso tempo assicura che LeU “non appoggerà mai governi con la destra al suo interno”. E non risparmia un apprezzamento su Roberto Fico: “Riconosco le sue qualità”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo il fallimento delle trattative per le presidenze delle Camere si riparte da zero: nessun accordo tra le parti in gioco e i leader dei principali schieramenti (centrodestra e M5s) chiedono a tutte le altre forze di partecipare al dialogo. In questa partita rientra anche Liberi e Uguali, nonostante i suoi numeri alla Camera e al Senato difficilmente potranno incidere sulle elezioni dei due presidenti che inizieranno domani. Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e rieletto alla Camera con LeU, intervistato da Fanpage.it spiega che nelle ultime ore "non ci sono stati incontri" con gli altri leader. E fa una richiesta ben precisa a chiunque voglia avanzare proposte: "Ci aspettiamo che vengano proposte figure che mettano al centro il rilancio della centralità del Parlamento, dopo anni che è stato ai margini a causa della attività del governo e dell’abuso di decreti e voto di fiducia".

Qual è la posizione di LeU rispetto ai nomi finora emersi per le presidenze delle Camere?

Siamo di fronte, per ora, a ricostruzioni giornalistiche, quando avremo i nomi ufficiali faremo le valutazioni. In questo momento di stallo dobbiamo ribadire la necessità di figure che garantiscano il lavoro del Parlamento e delle opposizioni.

I nomi più probabili sono quelli di Roberto Fico e Paolo Romani…

Sono i più probabili, ma finora negli incontri di questi giorni nessun nome è stato fatto ufficialmente, quindi per ora non ci sono elementi per giudicare. Quando i nomi verranno avanzati e quelle persone ci diranno qualcosa di ciò che intendono fare, noi daremo un giudizio.

Cosa farà ora LeU? Avanzerà qualche proposta nonostante i numeri esigui in Parlamento?

Siamo in condizione di ascolto, di attesa, rimanendo aperti al dialogo. Personalmente noi conosciamo i parlamentari degli altri schieramenti. Io, per esempio, ho lavorato in commissione con Fico e riconosco le sue qualità, ma si tratta di una valutazione personale di merito.

Ci sono preclusioni sui candidati del centrodestra?

Quando discutiamo di assetto istituzionale non ci sono preclusioni preventive, non stiamo parlando di ruoli di governo ma di incarichi istituzionali.

In vista delle consultazioni, Liberi e Uguali sta già parlando di governo con gli altri leader?

Per parlarne dobbiamo aspettare che si completino le composizioni dei gruppi e degli uffici di presidenza delle due Camere. Quando sarà più chiaro questo, potremo valutare anche l’agenda e le proposte. Non appoggeremo mai governi di destra o con al loro interno la destra. Vediamo se ci saranno ipotesi diverse, ma ad oggi sembrano molto lontane. Quel che conta rimane comunque l’agenda politica. Ma noi con la destra non andremo.

E invece potreste far parte di un governo formato da M5s e Pd?

Penso che MoVimento 5 Stelle e Lega non siano la stessa cosa, ma saranno determinanti le proposte di agenda da discutere. Noi partiamo dalle nostre proposte di legge (ripristino dell’articolo 18, Ius soli, stop al super ticket sanitario e al consumo di suolo) che disegneranno la traiettoria su cui ci muoveremo.

Liberi e Uguali chiederà di avere un suo gruppo parlamentare alla Camera?

Noi alla Camera formeremo subito la componente di LeU nel gruppo misto e chiederemo una deroga per formare un gruppo autonomo, come è sempre avvenuto nella storia repubblicana. Si tratta di una misura che è sempre stata concessa, anche nella scorsa legislatura la maggioranza di centrosinistra consentì a Fratelli d’Italia di formare il suo gruppo, mi pare giusto che sia così.

Avete già deciso chi saranno i capigruppo di LeU?

Ne discuteremo nelle prossime ore. E al Senato proporremo un nome per guidare il gruppo misto. Siamo nel misto ma in condizioni diverse rispetto ad altri non per un discorso di qualità, ma perché ci arriviamo come lista che ha superato la soglia di sbarramento alle elezioni. Questo dimostra anche il grado di distorsione maggioritario di questa legge elettorale: LeU ha bisogno quasi del quadruplo dei voti rispetto ai componenti della coalizione di centrodestra per eleggere i senatori. L’impatto maggioritario di questa legge c’è ed è molto significativo.

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