Fratoianni dopo l’inchiesta di Fanpage.it: “In un Paese normale Durigon si sarebbe dimesso”
Semplicemente raccapricciante. Commenta così il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, quanto emerso dalla seconda puntata dell'inchiesta di Fanpage.it, Follow the money, incentrata sulla figura dell'attuale sottosegretario all'Economia, il leghista Claudio Durigon. Fratoianni scrive la sua opinione sui suoi canali social, ponendo l'accento su quanto sottolineato anche dal Movimento 5 Stelle: nonostante gli sviluppi dell'inchiesta il sottosegretario è ancora al suo posto. Non si è dimesso, non ha chiarito. "Nuovi agghiaccianti sviluppi sul caso Durigon – scrive Fratoianni su Facebook – Quello che emerge dall'inchiesta di Fanpage.it è un apparato di potere profondamente corrotto e diffuso".
Il segretario di Sinistra italiana ripercorre quanto emerso durante l'inchiesta di Fanpage..it: "L'uomo controllato dal partito di Salvini non è altro che Giuseppe Zafarana, il Comandante Generale della Guardia di Finanza – continua – Il suo ruolo in tutto ciò? Rimuovere il Generale Renzo Nisi, conosciuto per la sua rettitudine, dalle indagini sui 49 milioni della Lega e sostituirlo con Vincenzo Tomei, un uomo vicino al partito". Al quadro "si aggiungono poi l'imprenditore Luigi Matacena, il consigliere regionale di FdI in Campania Luciano Passariello e l'europarlamentare della Lega Massimo Casanova – scrive ancora Fratoianni – Matacena è una personalità molto influente e vicina ai servizi segreti. Chiede a Durigon di candidare Passariello con la Lega".
Fratoianni ripercorre le tappe della seconda puntata di Follow the money: "Tra i vari appalti milionari che gestisce Matacena vi è anche la società di rifiuti partecipata della regione Sma Campania – continua il deputato – Passariello è attualmente indagato per corruzione nell'ambito del traffico di rifiuti tramite questa società. Ma non finisce qui. In cambio Matacena propone a Durigon un amico come nuovo direttore del Parco Nazionale del Gargano, che gestisce un bilancio di vari milioni, la cui direttrice è stata da poco licenziata dal Presidente del Parco in quota Lega". L'amico "è Vincenzo Totaro, dichiarato incandidabile dal Tribunale di Bari per i legami con l'ex amministrazione di Monte Sant'Angelo sciolta per mafia – scrive ancora Fratoianni – E si offre di proporlo a Massimo Casanova, che possiede un'enorme magione proprio all'interno del Parco, una delle mete di vacanza preferite da Salvini".
Il commento del leader di Sinistra italiana è chiaro e netto: "Semplicemente raccapricciante". In un Paese normale "la metà di tutto ciò scatenerebbe dimissioni a raffica e indagini su indagini – continua – Eppure non è così. E sì, Claudio Durigon è ancora Sottosegretario al Ministero di Economia e Finanza con il governo dei migliori".