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Fratoianni attacca Meloni su Paragon: “Ci dica se siamo stati spiati anche noi”

In conferenza stampa alla Camera, il leader di Avs torna a chiedere spiegazioni al governo Meloni sul caso Paragon. “La sera prima che a Casarini fosse reso noto di essere spiato, io ero a cena con lui, e c’erano altri parlamentari. Hanno spiato anche me?”, ha domandato.
A cura di Giulia Casula
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Dopo la decisione di apporre il segreto di stato sul caso Paragon e non riferire sullo spyware se non al Copasir, Alleanza Verdi-Sinistra torna ad attaccare il governo. In conferenza stampa alla Camera, Nicola Fratoianni ha chiesto chiarimenti su sulla vicenda, raccontando di aver incontrato Luca Casarini esattamente la sera prima di venir a conoscenza dello spionaggio.

Il fondatore di Mediterranea Saving Humans, infatti è tra i sette italiani ad esser stato spiato tramite il software dell'isrealiana Paragon Solutions. Con lui, anche il capomissione Beppe Caccia e il direttore di Fanpage. it, Francesco Cancellato."La sera prima che a Casarini fosse reso noto di essere spiato, io ero a cena con lui, e c'erano altri parlamentari. A questo punto è lecito chiedersi: hanno spiato anche parlamentari della Repubblica, mi hanno osservato?", ha domandato.

"Con Casarini – ha raccontato anche il leader di Europa Verde ,Angelo Bonelli – non solo ci siamo incontrati, ma con lui ho scambiato messaggi ed anche documenti. È grave che il governo sia ieri ricorso all'articolo 131 del Regolamento della Camera (che in certi casi consente al governo di non rispondere alle interrogazioni) perché sta coprendo responsabilità penali. E se il governo copre responsabilità penali è un fatto grave", ha insistito.

Sullo spionaggio illegale i due esponenti di Avs pretendono risposte da Palazzo Chigi. "Siccome la Guardia di finanza, la Polizia di Stato e i Carabinieri hanno escluso di avere a disposizione questo trojan, significa che non esistono indagini ufficiali su Casarini e le altre persone spiate; dobbiamo forse fare noi le verifiche di chi sta usando Paragon scartando i corpi dello Stato che hanno negato il ricorso ad esso?", ha domandato Bonelli. "Il governo rischia di traballare su questa vicenda. Noi riteniamo responsabile in toto la premier Meloni. È grave quello che è accaduto con Delmastro che ha usato elementi riservati dello Stato per attaccare l'opposizione, ed è grave quello che è accaduto con Nordio che è venuto a mentire in Parlamento sventolando carte che poi ha negato al Parlamento. Stiamo attraversando un momento delicato della nostra democrazia. Il governo sta coprendo qualcuno?Chi? Ce lo devono dire"", hanno rimarcato.

Il governo, invocando l'articolo 131 del regolamento della Camera, ha fatto sapere che intendere parlare dei dettagli della vicenda Paragon esclusivamente al Copasir. Oggi, al question time, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto alle due interrogazioni di Pd e Italia Viva, che nel frattempo erano state riformulate, chiarendo che "nessuna persona è stata mai intercettata dalla polizia penitenziaria".

Ad ogni modo, per Avs l'apposizione del segreto di stato è inaccettabile. "Se Palazzo Chigi pensa di essere come Trump, Dio patria legge e tutto, se lo scorda. Questa cosa non è finita: non può utilizzare lo schermo del segreto di Stato per non dire quale apparato ha spiato. Alcuni hanno detto che non sono stati, altri sono in silenzio". Dal partito inoltre, denunciano l'esclusione dal Comitato. "Noi siamo la sesta forza politica del Paese, non dei passanti, ma siamo fuori dal Copasir", hanno ricordato. "Occorre un intervento legislativo per permettere che in questa legislatura vi siano presenti tutti i gruppi parlamentari".

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