Fratoianni a Fanpage.it: “Mimmo Lucano condannato per aver praticato umanità, sconosciuta a Salvini”
Non sarà una sentenza a distruggere il ‘modello Riace'. Ne è convinto Nicola Fratoianni quando gli chiediamo se la condanna di Mimmo Lucano possa rischiare di essere un freno per iniziative di accoglienza analoghe a quella promossa dall'ex sindaco di Riace: "Altro che frenare, occorre rilanciare", commenta a Fanpage.it il segretario nazionale di Sinistra italiana. "Mi auguro che ci sia una grande reazione civile in questo Paese", ci dice Fratoianni. Il deputato non allude certo a scontri ideologici con la magistratura, anzi lo esclude esplicitamente. "Non è questo il punto", sottolinea rivendicando la "bontà" delle scelte fatte da Mimmo Lucano che, con l'appoggio di Sinistra italiana, si presenta come candidato alle elezioni regionali in Calabria in sostegno di Luigi De Magistris. Per Fratoianni la vicenda "non avrà nessun effetto" sulla candidatura di Lucano che, invece, "credo debba andare avanti a testa alta".
Per Lucano una pena più dura di Traini, condannato per strage
Tredici anni e due mesi di reclusione. È la sentenza di condanna in primo grado che gli avvocati di Lucano hanno già annunciato di impugnare non appena saranno rese note le motivazioni. "Questo – è il commento di Fratoianni – è un Paese in cui Luca Traini viene condannato a 12 anni di galera per strage e Mimmo Lucano a 13 anni e due mesi senza che le inchieste e le indagini abbiano confermato neanche un euro intascato dall'ex sindaco di Riace". I reati contestati a Lucano, infatti, sono quelli di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di presunti illeciti legati alla gestione dei progetti di accoglienza. "A Riace comandava Lucano", aveva detto il pubblico ministero Michele Permunian nella sua requisitoria.
Un'ipotesi su cui il deputato di Sinistra Italiana non nasconde le sue perplessità: "Il processo – ci dice – ha ipotizzato l'esistenza di qualche sistema criminale di cui però si fatica a rintracciare l'utilità, anzi non si trova. A meno che qualcuno non pensi ci possa essere un'utilità politica e questo possa essere oggetto non solo di reato, ma anche di una condanna così abnorme". Tutto questo dovrebbe servire anche ad accendere i riflettori sul sistema di accoglienza italiano che "è punteggiato di fenomeni corruttivi – prosegue Fratoianni – che spesso passano dentro le pieghe di un sistema che non funziona e non certo nelle sperimentazioni che ricostruiscono un modello diverso di rapporto tra questo fenomeno e il nostro territorio, come quello di Riace". Ecco perché la vicenda di Lucano dovrebbe generare "una grande reazione civile in questo Paese che rivendichi la bontà di scelte che hanno provato e che devono continuare a provare a costruire, in modo ragionevole, un rapporto con un fenomeno complesso come quello dell'immigrazione".
Fratoianni: Salvini si dovrebbe vergognare
A Fanpage.it Nicola Fratoianni replica anche a Matteo Salvini che nelle scorse ore ha detto che la sinistra "dà la caccia" agli omosessuali nella Lega, ma in Calabria "candida condannati a 13 anni di carcere". Fulminea la risposta di Fratoianni: "Salvini si dovrebbe vergognare. La sinistra non dà la caccia agli omosessuali – spiega il segretario di Sinistra italiana – Quello lo fa il suo partito che fa della discriminazione e dell'odio il suo marchio di fabbrica". E aggiunge: "Noi non diamo la caccia né agli omosessuali, né a chi fa uso di sostanze stupefacenti. Anche qui Salvini è campione di questo sport macabro e cinico. Abbiamo detto che forse, in qualche caso, occorrerebbe un esame di coscienza, non rispetto al comportamento di Morisi, ma al fatto che Morisi abbia alimentato per anni la Bestia pronta a scatenarsi contro chiunque". Tutto questo però "non c'entra nulla con questa vicenda", precisa Fratoianni che rivendica la scelta di Lucano di candidarsi: "L'abbiamo apprezzata – ci spiega – perché si tratta di una persona straordinaria e per bene. Non si non si è mai arricchito, non si è messo in tasca un euro, ma ha solo praticato la dimensione dell'umanità, che è qualcosa che a Salvini sfugge".