Fratelli d’Italia protesta contro il Green Pass e occupa l’Aula della Camera
Proteste contro il Green Pass anche a Montecitorio, dove i deputati di Fratelli d'Italia hanno occupato l'Aula della Camera raggiungendo il centro dell'emiciclo ed esponendo cartelli con la scritta "No Green Pass". La bagarre ha costretto il vicepresidente di turno, Fabio Rampelli, anche lui esponente del partito di Giorgia Meloni, a sospendere la seduta. Le proteste sono scattate durante il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate dal gruppo sull'ultimo decreto Covid approvato dal governo: alcuni deputati di FdI hanno lasciato il proprio banco, scendendo al centro dell'Aula brandendo cartelli contro la Certificazione Covid, che dal prossimo 6 agosto diventerà obbligatoria per una serie di attività. Rampelli ha richiamato i colleghi e compagni di partito all'ordine, ma non è servito a nulla, costringendolo a dichiarare sospesa la seduta. Fratelli d'Italia chiedeva il voto segreto, che non è stato però concesso dalla presidenza a causa del principio di prevalenza.
"Ecco la serietà delle argomentazioni di Fratelli d'Italia. Per loro vaccinarsi o meno, non fa differenza. Parliamoci chiaro: chi strizza l'occhio ai No Vax mette in pericolo la salute del Paese. Una vergogna, non lo permetteremo", ha scritto su Twitter il deputato di Italia Viva, Marco Di Maio, pubblicando un video delle proteste dall'Aula. Dai banchi del Partito democratico hanno gridato "vergogna, vergogna". L'ex ministra della Salute dem, Beatrice Lorenzin, ha scritto sui social: "Non meravigliamoci poi delle piazze! Si assumano la responsabilità morale dell'effetto delle loro comunicazioni".
Ieri sera, invece, sono scesi nella piazza della capitale alcuni parlamentari della Lega come Alberto Bagnai, Claudio Borghi, Alessandro Pagano, Simone Pillon e Armando Siri. I manifestanti hanno urlato insulti al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai virologi. Alle domande di Fanpage.it sui cori contro il governo, di cui la Lega fa parte, il senatore Armando Siri non si è dissociato. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, oggi si è limitato a commentare: "Invito a stemperare i toni, chi non si vaccina non è un sorcio e chi si vaccina non è un marziano e un servo delle multinazionali".