Fratelli d’Italia domina nei sondaggi, il Pd vola e si avvicina al M5s: male Lega e Forza Italia
Dopo alcune settimane di calo nei sondaggi politici, Fratelli d'Italia torna a crescere e confermare il suo primo posto tra i partiti in Italia. L'ultima rilevazione di Swg per La7 mostra che il partito di Giorgia Meloni ha guadagnato lo 0,2% dei voti in una settimana, e resta stabile sopra il 30%. Perdono punti gli alleati di governo, Lega e Forza Italia, e anche il Movimento 5 stelle cala: il Partito democratico con una crescita significativa prova a colmare la distanza con il partito di Giuseppe Conte.
Fratelli d'Italia conferma il primo posto, Lega e Forza Italia crollano
Come detto, Fratelli d'Italia cresce e arriva al 30,6% dei consensi. Lo schieramento di Giorgia Meloni è nettamente il primo partito in Italia, e dopo un calo di preferenze a inizio anno – dovuto forse anche all'aumento dei prezzi della benzina – sembra aver ricominciato a crescere in popolarità. Dalle elezioni del 25 settembre a oggi, FdI ha guadagnato oltre 4 punti percentuali nei sondaggi.
Meno bene, invece, fanno gli alleati della maggioranza del governo Meloni. La Lega, infatti, si ferma all'8,7%, perdendo lo 0,3% in una settimana. Per il partito di Matteo Salvini è un risultato peggiore anche rispetto a quello delle elezioni (8,9%), che era stato considerato piuttosto deludente. Cala ancora di più Forza Italia di Silvio Berlusconi: -0,4%, arriva al 6,4% dei voti. I forzisti perdono quasi mezzo punto in sette giorni. Per loro appare piuttosto lontano il risultato ottenuto alle elezioni del 25 settembre, un 8,3% che aveva permesso a Forza Italia di avvicinare anche la Lega.
Il Partito democratico cresce e spera nel sorpasso sul Movimento 5 stelle
Il secondo partito in Italia, e il primo dell'opposizione, risulta essere dai sondaggi politici il Movimento 5 stelle, che però in questa rilevazione perde consensi. Il partito di Giuseppe Conte passa dal 17,8% di una settimana fa al 17,5%. È pur sempre un dato più alto di quello registrato il 25 settembre (15,6%), ma la perdita di 0,3 punti in sette giorni può preoccupare i pentastellati soprattutto perché l'altro principale partito di opposizione, il Pd, ne guadagna il doppio.
Il Partito democratico ha il 14,8% dei voti, un netto aumento rispetto al 14,2% registrato la settimana scorsa. È il partito che cresce di più, forse rinforzato dalle polemiche legate al caso di Alfredo Cospito, che hanno visto Fratelli d'Italia attaccare diversi esponenti del Pd.
Il partito di Enrico Letta, che tra meno di tre settimane sceglierà il suo nuovo segretario o la sua nuova segretaria, resta comunque a diversi punti di distanza dal Movimento 5 stelle nei sondaggi. Ma in una settimana il distacco si è ridotto di quasi un punto, secondo la rilevazione di Swg, e se la tendenza restasse questa il Pd potrebbe puntare a ritornare il secondo partito dell'opposizione. Lo era stato alle elezioni, il 25 settembre, quando aveva ottenuto il 19% dei voti.
Azione e Italia viva sono fermi, astensione al 37%
Il Terzo polo, cioè lo schieramento che unisce Azione di Carlo Calenda e Italia viva di Matteo Renzi, si ferma all'8,1% dei consensi, perdendo lo 0,1%. La coalizione ha ormai superato Forza Italia nei consensi – mentre il partito di Silvio Berlusconi era arrivato davanti alle scorse elezioni, con l'8,3% dei voti contro il 7,7% – ma con il calo di questa settimana Azione e Italia viva non approfittano della perdita di punti della Lega per avvicinarsi al quarto posto in assoluto tra i partiti.
Tra gli altri schieramenti, l'Alleanza Verdi-Sinistra vede una lieve flessione e passa dal 3,6% al 3,5%. Il risultato è identico a quello ottenuto alle scorse elezioni. C'è un calo anche per +Europa, che scende dal 3,2% al 3%. Il partito si trova ora esattamente sulla soglia di sbarramento, cioè la quantità minima di voti necessaria per portare un proprio rappresentante in Parlamento. Alle elezioni del 25 settembre, +Europa non raggiunse quella soglia per poco. Il sondaggio rileva anche che Unione popolare, partito di Luigi De Magistris, resta stabile al 2%, mentre Italexit di Luigi Paragone passa dal 2% al 2,3%.
Infine, il sondaggio Swg dà un'indicazione sul dato dell'astensione. Tra gli intervistati, il 37% sceglie di non esprimere una preferenza tra i partiti italiani. Il numero è in linea con quanto accaduto alle scorse elezioni: allora, il 36% della popolazione decise di non andare a votare.