Fratelli d’Italia annuncia che voterà sì alla mozione per lo scioglimento di Forza Nuova
Il centrodestra unito ha preso ieri le distanze dalla mozione del Partito Democratico e in generale dall'ipotesi di scioglimento per Forza Nuova, dopo la violenza di sabato a Roma. Mentre il governo riflette sulla possibilità di intervenire con un decreto, Fabio Rampelli – vicepresidente della Camera e uno degli esponenti più in vista di Fratelli d'Italia – annuncia a sorpresa l'intenzione dei parlamentari guidati da Giorgia Meloni di votare sì alla mozione presentata dai dem: "Noi voteremo sì, già lo abbiamo dichiarato, ma questo non ci toglie la possibilità di dare un giudizio su un atto che è semplicemente propagandistico – spiega a Radio24 – Dopodiché Forza Nuova mi pare che sia la principale e più efficace alleata del Partito Democratico, attraverso questo gesto certamente non perderemo voti".
Il deputato romano avvisa: "Bisogna fare attenzione, perché ci sono delle persone malintenzionate, come i militanti di Forza Nuova, che finché sono in questi contenitori sono maggiormente controllabili". La magistratura "ha tutti gli strumenti per capire se una formazione vada sciolta o no, dobbiamo affidarci a loro". Poi è chiaro che "c'è una mozione parlamentare e c'è una discussione". Ma mette in chiaro: "Noi non abbiamo intenzione di difendere Forza Nuova, però dobbiamo porci il problema del gioco democratico in quanto tale, perché un Parlamento può essere titolato fino a un certo punto a decidere che una forza politica deve essere sciolta". Per questo "non è un compito del Parlamento, ma dovrebbe essere un compito della magistratura".
Rampelli allontana i rapporti tra Fratelli d'Italia e il movimento neofascista: "La sede di Roma è di Fondazione Alleanza Nazionale e dopo mesi e mesi di occupazione e tentativi di sgombero quelli di Forza Nuova sono stati buttati fuori – spiega – Parliamo del nulla. Le relazioni tra Fratelli d'Italia e queste forze extraparlamentari sono chiare da anni, non abbiamo mai avuto niente a che fare con loro, basta guardare i simboli elettorali sulle varie schede in tutti gli anni in cui ci sono state elezioni". Insomma, "sempre percorsi distinti e distanti".
I fatti di Roma, invece, secondo Rampelli "sono perfettamente funzionali al Pd" e "bisognerebbe indagare su questo". Poi si spiega: "Alla vigilia del voto c'è sempre un episodio di questa natura che impedisce ai cittadini di capire quali sono le offerte in campo da un punto di vista dei programmi – attacca – Sabato c'è un silenzio elettorale che dovrebbe riguardare tutti, nessuno escluso. Siamo disponibili a partecipare ad una manifestazione che condanni la violenza in quanto tale, magari fatta la settimana prossima. Una manifestazione unitaria con bandiere tricolori, perché tutti gli italiani sono contro la violenza fascista, neofascista, nazista, comunista. Il Partito Democratico sì che continua ad avere un'ambiguità nei confronti della violenza comunista".