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Caso Fiorito

Francone Fiorito alla riscossa: “Ostriche e champagne erano per altri”

Oggi l’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio sarà sentito dagli inquirenti che indagano sul caso delle presunte ruberie di danaro dalle casse del partito. Intanto lui fa lo scaricabarile e accusa i colleghi. Ma per la mamma è un bravo ragazzo: “a 3 anni leggeva già Topolino”.
A cura di Biagio Chiariello
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Lo scandalo dei fondi PdL ? Non esiste. Le ostriche, lo champagne e le altre spese pazze? Erano per altri. Ma chi è Franco Fiorito? Un capro espiatorio, tirato in ballo da altre persone per coprire le loro impudenze. Così l'ex capogruppo e tesoriere del PdL al Consiglio Regionale del Lazio, in un'intervista a Repubblica nella quale respinge al mittente tutte le accuse e spara a zero su i suoi ex colleghi. Sembra già di vederlo, oggi davanti al procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti che lo interrogheranno. Dovrà difendersi dall'accusa di per peculato per la quale è indagato dalla procura di Roma, dovrà spiegare come ha acquistato le auto, le ville e sopratutto quegli 800 mila euro che sarebbe riuscito a spostare, secondo l'accusa, dai fondi del gruppo in conti italiani ed esteri. Prima dell'ora della verità ha deciso di sfogarsi in una lunga intervista con Corrado Zunino, nella quale fa chiarezza pure sul soprannome che gli hanno affibbiato: er Batman: non so il perché, «il mio soprannome è un altro: il federale, mi sento proprio er federale di Anagni».

Fiorito, gli 800mila euro che ha prelevato dal conto corrente del Pdl Lazio li ha messi sui quattro conti esteri?
«No, non ho rubato un centesimo».
E dove sono?
«Gran parte li ho rimessi sul conto in Regione».
Quanti?
«Non so».
E perché, ammesso che li abbia rimessi, li aveva prelevati?
«Per autorizzare le spese dei singoli consiglieri. Articolo 8, note spese regionali, ho le carte. Spero che la procura me le chieda».
800mila euro in ostriche, champagne, Suv, suite?
«Sono stato io a far partire l’inchiesta, segnalato per primo le anomalie».
Le ostriche con i soldi pubblici chi se le è divorate?
«Il consigliere Pdl Miele».
Lo champagne chi l’ha stappato?
«Il consigliere Pdl Bernaudo».
E poi?
«Non posso dire di più, c’è un’inchiesta in corso. Per me, però, l’inchiesta inizia adesso, sono altre le persone da indagare».
Il capogruppo Pdl Francesco Battistoni, per esempio?
«Il suo controdossier non esiste. Non l’ho mai stimato, ma per ora mi devo difendere…

Er Batman contro tutti, dunque. «Gente senza morale né fisica», accusa sdegnato. Poi spiega: «Amo far tardi la notte, ma in un eremo come questo, lontano da tutti, altri colleghi sono ostriche e champagne». In ogni caso, er federale di Anagni – boccia l'ipotesi di dimissioni: «Mi sono autosospeso, perché dovrei dimettermi?» Nel frattempo, le indagini della Guardia di Finanza sui conti correnti a lui collegati proseguono senza sosta. Secondo quanto riporta Repubblica, la «donna misteriosa» di Fiorito non è la sua ex Samantha Reali, bensì  Anna Tintori, la madre. A lei è «cointestato il conto Unicredit della filiale 30302 Anagni-Casilina» Mentre «un secondo conto Unicredit, acceso dall'ex tesoriere presso la filiale della stessa banca nel quartiere di Roma Eur, ha un saldo di 111 mila euro e di lì sembrerebbero essere usciti i soldi per l'acquisto della villa sanata al Circeo». Poi ci sono i conti in Spagna. Di questi ,due «erano cointestati al fratello di Fiorito, Andrea, e al padre, Giuseppe, scomparso recentemente, dopo aver vissuto a Tenerife».

Tutto in famiglia, in pratica. E proprio la mamma oggi lo difende in un'intervista sul Corriere della Sera. Er Batman? Accuse di peculato? Ruberie? Non è vero niente, secondo la signora Anna. Franco è un bravo ragazzo, uno che «ingrassa per il nervoso». A rubare sono stati «gli altri, Franco non è come Lusi, noi siamo benestanti e mio figlio ha un buono stipendio alla Regione Lazio: perché avrebbe dovuto rubare?» E guai a chiederle della storia delle ostriche e champagne:

Ma che dice, come vi permettete? Le ostriche, semmai, le hanno mangiate gli altri, Franco non ha mai fumato una sigaretta, non è mai andato in discoteca in vita sua, è un uomo perbene, intelligentissimo, ha sempre studiato molto, in terza media venne promosso con eccellente, a tre anni leggeva già Topolino.

Eppure sull'intervista ci sarebbe un punto oscuro che il cronista del Corsera spiega così:

Il colloquio è finito. Alla porta Anna Tintori, la mamma di Franco Fiorito, mi bacia sulle guance. I suoi occhi chiari all’improvviso s’illuminano: «Io credo a mio figlio — dice con un ultimo soffio di voce —. Spero che vinca la verità». In serata, Franco Fiorito ha inviato un sms al nostro cronista Ernesto Menicucci. Ecco il testo: «Un vostro giornalista ha aggredito mia madre, entrando con la forza in casa e sbattendola a terra dopo aver messo il piede nella porta per bloccarla e ora è al pronto soccorso dopo aver chiamato i carabinieri. Ora ve la prendete con le donne anziane?». Senza commento.

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