Franco: “Governo prorogherà il taglio accise sui carburanti oltre inizio maggio”
Il ministro dell'Economia Daniele Franco durante il question time di oggi ha risposto a un'interrogazione su una nuova possibile tassazione degli extra-profitti registrati in alcuni settori produttivi, in modo da finanziare misure di sostegno per famiglie e imprese. Con il decreto Energia varato lo scorso 18 marzo il governo fino ad ora ha stabilito una tassazione del 10% sugli extraprofitti realizzati dalle aziende energetiche (pari a 4 miliardi), per far fronte all'aumento dei prezzi dell'energia e alimentari causato dalla guerra in Ucraina. Ora l'esecutivo potrebbe valutare nuovi interventi, anche se ancora non sono state prese decisioni in merito.
"Il governo continuerà a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione economica e valuterà la necessità di introdurre ulteriori misure di reperimento delle risorse", ha detto il titolare del Mef rispondendo a un'interrogazione a prima firma di Stefano Fassina (Leu), che chiede al governo di intervenire in modo più sostanzioso.
"La situazione è già ora insostenibile per troppe famiglie e troppe imprese – ha replicato Fassina – il governo continuerà a monitorare, e tuttavia arriveremo in grandissimo ritardo. A me non è chiaro perché di fronte a dati certi di extraprofitti fatti da grandi imprese che hanno accumulato in 6 mesi oltre 40 miliardi di euro in aggiunta ai profitti ordinari noi dobbiamo limitarci a utilizzarne soltanto 4. L'impatto sulle famiglie non è uguale. Lei ha ricordato i bonus energetici e i bonus gas, che riguardano circa 3 milioni di famiglie, ma dati pubblicati dalla Banca Centrale Europea e da altri istituti segnalano che sono 10 milioni le famiglie che non riescono a far fronte all'aumento di costi, cioè che hanno un risparmio annuo insufficiente a coprire l'aumento dei costi. Di fronte a questa situazione non possiamo aspettare. Ieri Spagna e Portogallo hanno avuto l'ok dalla Commissione europea per mettere il tetto al prezzo del gas, perché l'Italia non lo può fare?".
Riguardo a possibili iniziative per lo scostamento dagli obiettivi programmatici di finanza pubblica, sempre in relazione all'esigenza di fronteggiare le conseguenze economiche derivanti dalla crisi energetica e internazionale, il governo intende utilizzare "con un provvedimento di prossima adozione gli spazi finanziari disponibili derivanti da un andamento tendenziale più favorevole. Le risorse verranno destinate ad ulteriori misure per contenere il prezzo dei carburanti e dell'energia, assicurare la liquidità delle imprese, assicurare l'accoglienza dei profughi dall'Ucraina e sostenere i settori colpiti dall'emergenza", ha detto ancora il ministro, annunciando che "L'ammontare delle risorse attivate dal governo da inizio anno salirà a 21,5 miliardi".
Franco ha annunciato inoltre che l'esecutivo sta valutando una proroga del taglio delle accise sui carburanti, che dovrebbe scadere il prossimo 2 maggio: "Il governo sta predisponendo nuovi interventi per estendere la riduzione delle accise sui carburanti oltre l'inizio di maggio". Il taglio delle accise e il relativo effetto sull'Iva garantisce uno sconto alla pompa di 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel. A quanto si apprende nel decreto che verrà emanato a breve, oltre al prolungamento degli interventi già adottati, sarà inserito anche un taglio di circa 30 centesimi del prezzo di vendita del metano per autotrazione per il consumatore finale. L'intervento dovrebbe riguardare sia l'Iva che le accise, e la durata sarà allineata all'estensione della misura già in programma per benzina, gasolio e Gpl.
A chiedere di intervenire ancora sugli extraprofitti oggi è il segretario generale delle Cgil Maurizio Landini: "Le conseguenze sulla vita delle persone di quello che sta succedendo ci sono già, pensiamo all'aumento delle bollette e dei prezzi, alla rottura delle catene di forniture. Ci sono diversi settori che nel giro di qualche settimana potrebbero non avere i materiali e i pezzi per continuare le attività. È evidente che tutto questo non può passare sotto silenzio, c'è bisogno di interventi".
"Noi abbiamo chiesto al Governo di assumere una serie di provvedimenti che sostengano i redditi da lavoro e da pensione più bassi, – ha detto ancora Landini – altrimenti non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Questo è possibile realizzarlo, perché la pandemia prima e la guerra dopo non ha colpito tutti nello stesso modo. Abbiamo avuto anche settori che hanno aumentato di molto i profitti, penso al settore energetico ma anche farmaceutico ed altri".
"Credo che, in una fase di questa natura, intervenire su quelli che in gergo vengono chiamati extraprofitti sia assolutamente necessario, perché stiamo parlando di miliardi che sono stati guadagnati proprio per le condizioni nuove di mercato che si sono determinate. Lì ci sono risorse da andare a prendere per fare provvedimenti che mettano nella tasca dei pensionati e dei lavoratori quelle risorse che servono per pagare bollette, per pagare i prezzi, per reggere a questa situazione drammatica", ha aggiunto.