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Francia, Schlein: “Uniti si vince, ma no alle alleanze in provetta. Costruiamo alternativa alla destra”

“Abbiamo un lavoro diverso da fare in Italia. Non dobbiamo rispondere a un elemento di preoccupazione contingente. Dobbiamo lavorare già da oggi a costruire l’alleanza molto prima sui per che non sui contro”: è il commento di Elly Schlein sulle elezioni in Francia e sulla necessità di costruire un’alternativa insieme alle altre forze progressiste.
A cura di Annalisa Girardi
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Non ha senso parlare si modello francese piuttosto che modello inglese. Le forze progressiste in Italia devono costruire il loro progetto di alternativa per il Paese. È questo, in estrema sintesi, il commento di Elly Schlein all'indomani delle elezioni in Francia, dove il Nuovo Fronte Popolare – che ha riunito diversi partiti della sinistra – e la coalizione centrista/macroniana Ensemble hanno unito le forze e sono riuscite a battere la destra del Rassemblement National. "In questi giorni si parla parecchio di modelli, il modello inglese, quello francese. Io non credo che dobbiamo essere alla ricerca di modelli ma dobbiamo continuare continuare a fare il lavoro che abbiamo fatto in queste settimane di campagna elettorale, stare sui territori cioè capire qual è la strada nostra per costruire l'alternativa che serve per battere le destre che qui sono già al governo", ha detto la segretaria del Partito democratico, ospite della trasmissione In Onda, su La7.

Tra Francia e Italia ci sono dei distinguo da fare. Nel nostro Paese, ha proseguito la leader dem, non è questione di creare un cordone sanitario per contrastare l'avanzata di un altro partito, ma di mettere in piedi un'alternativa basata su punti concreti: "La vera sorpresa di queste elezioni francese è questo risultato straordinario del Nuovo fronte popolare che mette insieme anche forze politiche diverse, c'è il partito Socialista francese, ci sono i Verdi… Insomma hanno avuto la capacità di mettere insieme le forze costruendo un progetto coerente condiviso per il futuro del Paese. Io penso che invece noi abbiamo un lavoro diverso da fare in Italia. Non dobbiamo rispondere a un elemento di preoccupazione contingente. Dobbiamo lavorare già da oggi a costruire l'alleanza molto prima sui per che non sui contro".

Schlein ha poi proseguito: "Credo che abbiano avuto una grande capacità di unirsi su un programma coerente ed è stato fondamentale l'accordo con i liberali macroniani sulla desistenza ma è quello che ha colpito molto è la grande risposta di partecipazione del voto di ieri. C'è stata la partecipazione che ha confermato che non addirittura superato di poco quella del primo turno".

E poi, parlando del campo largo: "Sarebbe sbagliato costruire una alleanza in provetta. Tutte le forze che erano alla Corte di Cassazione non condividono solo la battaglia contro l'Autonomia, ma anche la difesa della sanità e della scuola pubblica, la consapevolezza che questo governo non ha una visione di politica industriale per il Paese". Per Schlein, soprattutto dopo le ultime tornate, è ormai chiaro che "uniti si vince e divisi si perde, ma non bisogna costruire un unità fine a sé stessa, ma per il bene del Paese":

Schlein ha quindi concluso: "L'unità va costruita sui bisogni concreti delle persone. Non pongo veti e non intendo subirne. Il tempo dei veti è finito con l'esito delle europee, il Pd è rafforzato nel suo ruolo di perno ma abbiamo l'umiltà di sapere che da soli non bastiamo".

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