Morto Jean-Marie Le Pen, il fondatore di Front National aveva 96 anni
È morto a 96 anni, Jean-Marie Le Pen, figura storica dell'estrema destra francese, fondatore di Front Naional (che dal 2018 ha preso il nome di Rassemblement national) e padre dell'attuale leader Marine Le Pen. Lo riferisce la famiglia all'Afp.
L'ex politico si trovava in una struttura in cui era ricoverato da settimane. "Circondato dai suoi cari, Jean-Marie Le Pen, è stato richiamato a Dio oggi alle 12", si legge in un comunicato della famiglia.
Chi era Jean-Marie Le Pen, padre di Marine e fondatore di Front National
Nato il 20 giugno 1928, l'uomo ha fondato il Front National, partito di estrema destra nato in opposizione ai gollisti, è stato deputato all'Assemblea nazionale e ha fatto parte, per più legislature, dell'Europarlamento. Le Pen era noto per le sue posizioni conservatrici e reazionarie e per alcune dichiarazioni particolarmente controverse.
Dopo aver lasciato nel 2011 alla figlia Marine la guida di FN, è stato espulso dal partito nel 2015 per divergenze politiche ormai consolidate. Nell'agosto 2020 l'ex leader aveva fondato un istituto a suo nome per conservare e mettere a disposizione degli interessati tutti gli archivi che ripercorrono la sua carriera politica.
Durante i suoi anni alla guida della destra francese, Le Pen aveva richiesto forti politiche restrittive, tra cui la reintroduzione della pena di morte, ma anche norme più stringenti sull'immigrazione da paesi extraeuropei. Aveva spinto inoltre, per una maggiore indipendenza della Francia dall'Unione europea.
Nella sua carriera politica ha partecipato a diverse elezioni presidenziali francesi, arrivando al ballottaggio contro Jacques Chirac nella tornata elettorale del 2002, quando ottenne il 17,79%. Alle elezioni presidenziali del 2007 riuscì a raccogliere al primo turno 3.834.530 voti (10,44%), ma rimase escluso dal successivo ballottaggio in cui vinse Nicolas Sarkozy.
L'uomo è stato a lungo un punto di riferimento della destra francese. Il quotidiano Le Monde lo ricorda come "l'uomo che ha rimesso l'estrema destra al centro del gioco politico francese", mentre la France Presse lo descrive come "eterno provocatore e pioniere dell'estrema destra europea", "tribuno senza pari, provocatore ossessionato dall'immigrazione e dagli ebrei"e un "patriarca ostacolato dai suoi".
Lo scorso 20 novembre, Marine Le Pen, aveva espresso "preoccupazioni" per lo stato di salute del padre, ma all'emittente radiofonica "Rtl", la leader del Rassemblement National aveva preferito non entrare nel dettaglio delle sue condizioni. "È troppo violenta come domanda e tocca l'intimità della sua vita e anche della nostra" aveva affermato Le Pen.
Marine Le Pen coinvolta in un incidente tra barche mentre andava in aeroporto
Tra l'altro, oggi la donna è rimasta coinvolta in un incidente definito di "lieve entità" dal suo entourage mentre visitava Mayotte, un arcipelago devastato alcune settimane fa dal ciclone Chido. Secondo quanto riferito dall'emittente Bfmtv, Le Pen si stava dirigendo verso l'aeroporto quando la barca su cui si trovava si è scontrata con una chiatta che si muoveva nella direzione opposta.
Nell'incidente sarebbero rimaste ferite 10 persone, ma la leader è rimasta illesa e dopo la collisione è stata evacuata da una navetta della polizia di frontiera.
Le reazioni alla morte di Le Pen, Bardella: "Ha sempre servito il Paese"
Il neo-primo ministro Francois Bayrou ha commentato la notizia della scomparsa di Le Pen, che al di là degli "scontri" politici "è stato una personalità della vita politica francese".
Il presidente di Rn, Jordan Bardella ha voluto ricordare Jaen-Marie Le Pen come un uomo "impegnato sotto l'uniforme dell'esercito francese in Indocina e Algeria, tribuno del popolo all'Assemblea nazionale e al Parlamento europeo, per servire in ogni momento la Francia, difendendo la sua identità e sovranità", ha scritto su X.
Il leader della France Insoumise Jean-Luc Mélenchon invece, ha dichiarato che la "lotta" politica contro il fondatore del Front National è "finita" ma quella "contro l'odio, il razzismo, l'islamofobia e l'antisemitismo continua. Il rispetto e la dignità dei defunti e del cordoglio dei loro cari non cancella il diritto di giudicare i loro atti. Quelli di Jean-Marie Le Pen restano insopportabili. La lotta contro l'uomo è finita. Quella contro l'odio, il razzismo, l'islamofobia e l'antisemitismo che sono diffusi continua", ha scritto su X.