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Franchigia per le spese mediche e addio al ticket, il nuovo piano sanità del Governo

Il Ministro della sanità Balduzzi annuncia la nuova proposta di riforma del sistema sanitario nazionale attraverso l’introduzione di una franchigia per le spese mediche legata al reddito.
A cura di Antonio Palma
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Franchigia per le spese mediche e addio al ticket, il nuovo piano sanità del Governo

Niente più ticket sanitari per prestazioni mediche e ospedaliere, ma una franchigia per ogni cittadino italiano in base al suo reddito, oltre la quale le spese verrebbero accollate al sistema sanitario nazionale. E' questo il nuovo progetto di riforma sanitaria che il Governo Monti sta studiando per ridurre i costi dell'assistenza medica nel nostro Paese e renderli più legati all'effettivo reddito dei cittadini.

Una soluzione legata al reddito – L'idea è più che una proposta visto che ad annunciarla è stato direttamente il Ministro della salute Renato Balduzzi in un'intervista radiofonica. Il titolare del Dicastero della salute parla di tempi rapidi per la stesura del progetto definitivo, su cui sono già al lavoro i tecnici del Ministero per varare il sistema della franchigia per le spese mediche già a partire dal prossimo anno. Una soluzione che dice il Ministro "risolverebbe il problema delle esenzioni non legate al reddito" e soprattutto risponderebbe ai criteri di "trasparenza, equità e tendenziale omogeneità".

Il sistema della franchigia – Nei dettagli la proposta prevede l'abolizione dei ticket sanitari, che ad oggi prevedono, ad esempio, l'esenzione totale per alcune malattie croniche anche per redditi alti, a favore di un sistema con una franchigia pari al tre per mille del reddito dichiarato e valida per un anno. Così per le prestazioni sanitarie e per i medicinali sotto questo tetto il malato paga di tasca sua, superato questo tetto le spese sarebbero accollate al sistema sanitario. Così ad esempio un cittadino con un reddito pari a 10 mila euro pagherebbe solo i primi 30 euro di spesa per farmaci, visite ed esami, mentre la somma aumenta a 120 euro per chi guadagna 40mila euro all'anno e a 300 per chi ne guadagna 100mila. Ovviamente la percentuale, fatti i dovuti conti, nella proposta definitiva potrebbe aumentare visto che il Governo dopo i tagli alla sanità conta di reperire almeno 2 miliardi entro il 2014.

Una tessera sanitaria a scalare – La franchigia per le spese mediche verrebbe scalata man mano da una tessera sanitaria dotata di chip elettronico come una carta di credito. Ovviamente il pericolo è che i grandi ricchi fuggano verso la sanità privata rendendo vano il tentativo di incamerare nuovi fondi. A questo proposito il Ministero sta studiando anche la possibilità di far confluire nella franchigia parte della spesa medica privata, ma anche un sistema di calcolo della franchigia che tenga conto del numero dei componenti della famiglia e della presenza di anziani e disabili.

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