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Franceschini mette le mani avanti: “Niente rimpasto di Governo”

Sì ad una verifica, ma non a rimpasti o cambiamenti di rotta. Ora a blindare il Governo Letta – Alfano è il ministro Dario Franceschini.
A cura di Redazione
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"Il governo si rafforza dando risposte ai problemi drammatici degli italiani, non dibattendo di un presunto rimpasto che nessuno ha mai chiesto e che accentua quel senso di instabilità politica in grado, come ha detto il governatore Visco, di frenare la ripresa". Non è tardata ad arrivare la risposta di Dario Franceschini alle "suggestioni" di Guglielmo Epifani in merito alla possibilità di una verifica di Governo. In effetti, il segretario democratico, conscio dei malumori e dell'insoddisfazione dei militanti in merito alla piega che sembra prendere l'esperienza delle larghe intese (con il "colpo di grazia" della mancata sfiducia ad Angelino Alfano), aveva chiesto una verifica "per un Governo dal profilo più forte ed autorevole". Tradotto: un cambio di marcia, in modo da uscire dal pantano e mettere in campo una serie di provvedimenti incisivi e "remunerativi" da un punto di vista di immagine.

Così, il ministro per i Rapporti con il Parlamento tiene subito a precisare che "va bene il rafforzamento del Governo, ma all'orizzonte non vi è nessun rimpasto". Per Franceschini, che ha diffuso una nota, "in molti a cominciare dal segretario del Pd Epifani hanno giustamente parlato di un'esigenza di rafforzare il governo", ma seppure si tratti di un sentimento condiviso, spiega, "l'obiettivo si raggiunge lavorando sui punti programmatici che governo e maggioranza insieme si sono dati, a cominciare dalla conversione dei 6 decreti legge già in Parlamento e dalle norme in preparazione su Imu, Iva, ammortizzatori sociali e esodati".

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