Pompei, Franceschini dice sì agli sceicchi: “Vogliono investire sugli Scavi”
Dario Franceschini, ministro per i Beni culturali, è arrivato stamattina agli Scavi archeologici di Pompei per un sopralluogo in vista dell'apertura, durante le festività pasquali, di tre domus rimesse a nuovo dalla Soprintendenza nell'ambito dell'attività di tutela del sito archeologico. Intervistato dal Mattino Franceschini ha detto: "Cerchiamo di essere positivi, guardiamo anche a quello che di buono si sta facendo: oggi sono agli Scavi per inaugurare l’apertura delle domus di Marco Lucrezio Frontone, di Romolo e Remo e di Trittolemo, che da Pasqua i visitatori potranno ammirare nel loro splendore godendo dei ricchi affreschi, dei mosaici e dei marmi che le decorano. Si tratta di un altro passo che dimostra come sussistano tutte le condizioni affinché il lavoro prosegua bene. Su 39 interventi previsti ne sono partiti 7, mentre altre 6 gare sono state aggiudicate e una settima è in via di aggiudicazione. Al momento sui 105 milioni di fondi europei disponibili, ne sono stati impegnati 40. A Pompei dimostreremo che ce la stiamo mettendo tutta nel rispetto delle regole".
Il ministro, quindi, ha affermato che occorrono norme specifiche per l'assegnazione degli appalti per i restauri dei beni culturali, assicurando che il governo lavorerà anche su questo. E in meriton all'interesse degli stranieri ha raccontato: "Ho ricevuto l’Ambasciatore del Kuwait, lo sceicco Ali Kahled Al-Sabah, con il quale ho avuto un lungo e cordiale colloquio. Il loro interesse nei riguardi di Pompei è forte e sincero. Questi incontri, però, saranno sicuramente più produttivi quando avremo elaborato la convenzione tipo. A quel punto non ci saranno più scuse, i gruppi stranieri, così come le imprese italiane che in questi ultimi tempi hanno annunciato alla stampa la loro intenzione di sostenere Pompei, troveranno interlocutori certi e strumenti affidabili".