Dl Rilancio, Fraccaro a Fanpage.it: “Ecobonus al 110% solo se si ristruttura tutto il condominio”
Il direttore di Fanpage.it Francesco Piccinini ha intervistato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, per commentare le misure contenute dal decreto Rilancio, da 55 miliardi, che è stato varato dal Consiglio dei ministri. All'interno del dl una delle misure portate avanti dall'onorevole pentastellato è il bonus per le ristrutturazioni edilizie.
"La differenza tra ecobonus e sismabonus è che il primo serve a ristrutturare gli edifici dal punto di vista energetico, il secondo per mettere in sicurezza gli edifici; più del 50% sono stati costruiti prima che ci fosse una normativa antisismica efficace – ha spiegato il sottosegretario – Il superbonus ha riunito le due misure. Ne hanno diritto i privati cittadini, è a beneficio delle famiglie e delle case popolari, non delle aziende. Si applica ai condomini, alle case unifamiliari, alle case popolari, sono escluse le seconde case unifamiliari. Questo aumenterà il lavoro, crea occupazioni, ma facciamo in modo che le abitazioni inquinino di meno, per questo lo Stato sta pagando la ristrutturazione".
"È una detrazione del 110%, che ha varie soglie. Per l'ecobonus, per poter accedere al 110%, bisogna fare o il cappotto, cioè l'intervento di isolamento termico, o la sostituzione di caldaia, o entrambi. Ogni intervento ha una propria soglia. Nei prossimi giorni dovremo specificare tutto, anche per le imprese. Rispetto all'ecobonus attuale abbiamo aggiunto alcune misure, come gli accumulatori, che permettono di risparmiare energia, e la colonnina per la ricarica delle automobili".
"Se si fa un intervento che migliora l'efficenza dell'edificio di due classi energetiche, cosa abbastanza semplice, si ha diritto come famiglia, o come condominio, a una detrazione fiscale del 110%, il che significa che nei cinque anni successivi avrà meno tasse per quel valore. Puoi però decidere di non trattenere la detrazione, ma di cederla all'impresa, in cambio di uno sconto. Con quel 10% che abbiamo messo in più (110%), che dà in pratica un guadagno nella transazione, l'impresa può fare una fattura pari a zero. L'impresa può decidere di utilizzare questo 110% pagando meno tasse nei cinque anni successivi, o cedere a sua volta questo credito di imposta a un'impresa più grande, a una banca, a un'assicurazione".
"Il progetto l'abbiamo previsto per l'intero condominio, non per un singolo appartamento nel complesso condominiale. Non avrebbe senso – ha aggiunto il sottosegretario – noi abbiamo pensato a un'operazione sistemica. Creiamo lavoro, Pil, domanda, aiutiamo un settore centrale come quello dell'edilizia, ma vogliamo ridurre l'inquinamento".
"È difficile mettere d'accordo tutti i condomini per una ristrutturazione, però se nessun condomino deve mettere un euro è più facile raggiungere la maggioranza necessaria in uno stabile", ha sottolineato Fraccaro.