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Fotografia della scheda elettorale: denunce e arresti a Napoli e provincia

Elezioni comunali di Napoli velate dal voto di scambio: denunce e arresti in città e provincia per elettori che hanno fotografato la propria scheda elettorale. Rischiano multe da mille euro e la reclusione da tre a sei mesi. L’ombra della camorra si fa più fitta sulle consultazioni campane.
A cura di Alessio Viscardi
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Fotografare la scheda elettorale e introdurre apparecchi in grado di effettuare foto e riprese in cabina è un crimine punibile con la detenzione da tre a sei mesi, in aggiunta a una multa da mille euro. L'avviso è affisso in tutti i seggi elettorali dove sono ancora in corso le consultazioni per le elezioni amministrative di Napoli e provincia, eppure sono già decine gli arresti e le denunce per elettori entrati che hanno fotografato la propria scheda elettorale.

La tecnica è necessaria in caso di voto di scambio. Di solito il capozona della camorra locale, oppure il politico che deve fare favori in cambio del voto, chiedono una testimonianza dell'avvenuta vendita di consenso popolare. L'elettore fotografa la scheda dove ha appena segnato con una croce la lista o il candidato sindaco indicato dal proprio referente e dove ha scritto il nome del consigliere predeterminato. In questo modo si possono ricevere in cambio soldi, buste della spesa e favori di natura amministrativa.

Per mettere fine a questo deleterio baratto, negli ultimi anni si sono approvato norme severe per evitare il voto di scambio. Il vero problema è che l'elettore è solo nella cabina, nessuno può controllare cosa faccia. Fortunatamente, molti di loro sono così distratti da lasciare il flash accesso oppure da portarsi dietro macchine fotografiche e cellulari rumorosi. Proprio il click dello scatto ha permesso al presidente di un seggio di Vico Equense, frazione Arola, di individuare un uomo che – in cabina – aveva appena fotografato la propria scheda. Era provvisto di una fotocamera digitale illegalmente introdotta nel seggio. Il presidente ha chiamato i carabinieri che hanno denunciato l'uomo e sequestrato la fotocamera.

Si tratta di un 38enne di Vico Equense, quando i carabinieri lo hanno fermato all'uscita del seggio hanno potuto constatare che tra le foto in memoria la presenza di quella illegale. Il presidente non ha imbucato la scheda dell'uomo e l'ha annullata per “violazione di legge”. Alle elezioni comunali di Napoli, diversi casi si sono verificate nella periferia orientale. Nei seggi di Barra e Ponticelli sono stati numerosi gli elettori fermati e denunciati a causa dell'introduzione di fotocamere nel seggio. A Barra, nel seggio di via Bruno Buozzi, un uomo è stato arrestato.

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