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Fosse Ardeatine, 70 anni fa l’eccidio. Napolitano: “Pace è conquista europea”

Roma ricorda i martiri della strage nazista. Il capo dello Stato: “E’ un ricordo terribile e incancellabile”. L’anniversario è il primo senza uno dei suoi boia, Erich Priebke, morto lo scorso ottobre.
A cura di B. C.
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Il 24 marzo 1944, il giorno dopo l’attacco partigiano al Reggimento Bozen in via Rasella a Roma, dove restano uccisi 31 militari tedeschi e 2 civili (altri 10 soldati moriranno nei giorni successivi), per ordine del Fuhrer Adolf Hitler viene decisa una rappresaglia di 10 italiani per ogni tedesco ucciso. Vengono ammazzati 335 civili per mano delle SS. Sono passati esattamente 70 anni e questo è anche il primo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine senza il suo boia, Erich Priebke, morto agli arresti domiciliari l’11 ottobre del 2013.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto al Mausoleo Ardeatino alla cerimonia commemorativa della strage compiuta dai nazisti. Il Capo dello Stato, accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha deposto una corona sulla lapide che ricorda i martiri dell'eccidio. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente del Senato Piero Grasso, la vice presidente della Camera Marina Sereni, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Ignazio Marino. Napolitano ha colto l'occasione per fare un discorso più generale sul significato della pace e dell’unità tra i Paesi europei:

Bisogna sempre saper ricordare che la pace non è un regalo o addirittura un dato scontato e per quel che riguarda il nostro e gli altri paesi europei è una conquista dovuta a quella unità europea, a quel progetto europeo che oggi da varie parti si cerca di screditare.

Ricordando le vittime, inoltre, Napolitano ha spiegato che "questa giornata assume il significato di un ricordo terribile e incancellabile. Settant'anni sono un importante anniversario. La scorsa settimana a Cassino sono state ricordate altre giornate terribili".

A proposito dei funerali di Prieke vietati a Roma, Marino ha detto di aver preso la scelta giusta ad ottobre: "Ricordare è importantissimo e per me anche molto emozionante. Ogni volta che entro qui – ha detto – non riesco davvero a capire a quanto possa arrivare la violenza dell'uomo sull'uomo, un eccidio davvero incredibile"

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