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Forza Italia vuole cambiare la legge Severino: anche la Lega chiede modifiche, FdI frena

Nella maggioranza si apre il fronte sulla legge Severino, che Forza Italia – insieme alla Lega – preme per modificare. Un’urgenza non proprio condivisa da Fratelli d’Italia.
A cura di Annalisa Girardi
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Nessuno ha intenzione di mettere concretamente la questione sul tavolo a Ferragosto, se ne parlerà a settembre, ma le pressioni sono iniziate. Per Forza Italia la modifica della legge Severino è tornata più attuale che mai. Non ci sono solo vicende come quelle di Genova o Venezia a riaprire la questione, ma anche il nodo del sovraffollamento delle carceri, che probabilmente non si risolverà con il decreto voluto dal ministro Nordio. Rivedere il funzionamento delle misure cautelari per gli azzurri è imprescindibile. Così come ripensare la norma relativa alla sospensione dei sindaci condannati in primo grado: per Forza Italia non sarebbe altro che "l'anticipazione di una condanna" che, di fatto, contraddice il caposaldo giuridico della presunzione di innocenza.

A questa battaglia si unisce anche la Lega. "Abbiamo già espresso una posizione chiara con il referendum per l'abolizione della legge", ha ricordato la senatrice Giulia Bongiorno, riferendosi alla consultazione promossa dal Carroccio nel 2022, che non ha però raggiunto il quorum. "È necessario un intervento diretto per evitare che ci siano conseguenze immediate per gli amministratori dopo la sentenza di primo grado", ha aggiunto.

Il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), ha inoltre aggiunto che "bisogna intervenire, e rapidamente". Un'urgenza che però non sarebbe affatto condivisa da Fratelli d'Italia, reclutante ad abbracciare la linea iper-garantista degli azzurri. Del resto il partito di Giorgia Meloni si è astenuto in Aula a Montecitorio, quando è stato il momento di votare un ordine del giorno presentato dal Pd sulla sospensione dei sindaci dopo la condanna in primo grado. Un impegno, invece, votato sia da Forza Italia che dalla Lega, che si sono dette a favore.

Un'apertura da Fratelli d'Italia arriva però dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. "Che ci sia un tema di bilanciamento fra amministratori locali e deputati, è evidente. Ed è vero che un intervento a gamba tesa della legge, senza neanche la seconda sentenza di merito, costituisce un problema", ha detto, aggiungendo quindi che sia possibile "lavorare per rendere più coerente la legge Severino con il dettato costituzionale e il principio di non colpevolezza".

Delmastro ribadisce che si tratti comunque di un tema molto complesso perché dall'altra parte bisogna anche salvaguardare, "visto che si interviene su reati molto seri, la necessità di sanzionare l'amministratore pubblico per casi gravi con sospensione e incompatibilità". Insomma, un lavoro di bilanciamento dovrà essere fatto. Probabilmente anche tra gli equilibri all'interno della maggioranza.

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