Forza Italia ha i conti in rosso: gli eletti non versano le quote. E Berlusconi paga

A raccontare di un Silvio Berlusconi "infuriato" con i parlamentari è Carmelo Lopapa su Repubblica, con il racconto della situazione economica di Forza Italia: un profondo rosso di circa 72,5 milioni di euro, secondo le stime di Verdini, in gran parte causato dai debiti del Popolo della Libertà. In aggiunta, come ricorda Libero, "in vista delle imminenti elezioni europee, la campagna elettorale richiederà non meno di 25-30 milioni di euro". Il punto è che gran parte delle spese dovrebbe essere coperta dalle donazioni dei parlamentari forzisti, che sarebbero tenuti a versare circa 800 euro al mese delle loro indennità al partito: ma, dall'inizio della legislatura, manca circa un milione di euro dalla cassa, mentre "pochissimi hanno versato i 25mila euro una tantum richiesti per candidarsi alle ultime elezioni politiche".

Del resto, fino ad ora è stato Silvio Berlusconi a rimetterci di tasca sua, firmando fidejussioni per circa 100 milioni di euro: una situazione che l'ex Cavaliere giudica insostenibile, al punto da "minacciare" di chiudere i rubinetti. Stando a quanto si apprende, dunque, "Berlusconi e il fido coordinatore Sandro Bondi hanno mandato una lettera a tutti i parlamentari "morosi" per "recuperare il credito", in perfetto stile Equitalia appunto. L'emergenza dei conti richiederà anche un sacrificio ai nuovi iscritti al partito. I 10 euro richiesti per far parte del Pdl non basteranno più. Il responsabile del tesseramento azzurro Gregorio Fontana punta a una "ristrutturazione" delle adesioni: i "volontari" potranno contribuire con50 euro, i "soci sostenitori" con una cifra tra i 100 e i 500 euro, mentre i più generosi, con donazioni da 500 euro in su, saranno "soci benemeriti".