Fornero: “niente dogmi su lavoro ed esodati, possibili cambiamenti in futuro”
E' una strenua difesa della sua riforma del lavoro quella del Ministro Elsa Fornero che intervenuta nel convegno Occupazione e Welfare organizzato dalla Fondazione Craxi, ha ribadito che il testo approvato al Senato è adeguato anche perché "è un buon equilibrio tra esigenze spesso contrapposte delle parti". A poche ore dal suo intervento a Palazzo Madama sulla questione esodati, il Ministro, infatti, rilancia la necessità di un'approvazione rapida del ddl, ora in commissione a Montecitorio, così come votato al Senato, e in tempo utile prima del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Il nodo principale restano gli esodati e il pasticcio sui numeri, che ha scatenato la bagarre tra i partiti politici. Ad esempio il Pd chiede al governo una soluzione rapida che risolva la situazione degli altri esodati rimasti fuori dal decreto governativo, ma anche il Pdl vuole apporre alcune modifiche dal ddl lavoro prima di portare il testo in Aula.
Fornero disposta a cambiare il testo in futuro – Sull'urgenza era stato chiaro anche lo stesso Monti durante il fine settimana, ricordando che l'Europa e le istituzioni internazionali aspettano con ansia l'approvazione del pacchetto sul lavoro. L'ottimismo da parte del governo è quasi d'obbligo, visto che ormai i giochi sono fatti e non resta che premere sulle forze politiche affinché decidano presto. Fornero anche per placare un po' gli animi si è detta possibilista su modifiche future al testo nel caso vengano riscontrate incongruenze o mancati gli obiettivi iniziali. "Non c'è dogmatismo in questa riforma del lavoro" ha detto infatti il Ministro, assicurando che "bisogna anche essere disposti e preparati a monitorarla, e così anche avere la disponibilità eventualmente a cambiare qualcosa".
Vertice di maggioranza per trovare un'intesa – Di questo si discuterà nel vertice in programma sempre oggi pomeriggio in Parlamento tra Fornero, i relatori al disegno di legge sul lavoro e i capigruppo della maggioranza che sostiene il governo. I gruppi parlamentari puntano ad una nuova modifica rispetto al testo approvato al Senato, ma ciò significherebbe un allungamento sostanziale dei tempi. Le ipotesi in cantiere sono molte, da un'approvazione rapida del ddl per poi modificarlo con altro provvedimento, alla modifica con un nuovo passaggio al Senato, dalla conferenza della maggioranza se ne saprà di più.
AGGIORNAMENTO: Dall'intervento in Senato il Ministro Fornero conferma il numero di 65mila per gli esodati da salvaguardare con il decreto, ricordando che si è preferito agire sui lavoratori già usciti dal lavoro e quindi più a rischio di rimanere senza reddito e senza pensione. Fornero ha ricordato che i dati diffusi dall'Inps erano fuorvianti in quanto rappresentavano una platea differente valutata su altre caratteristiche e criteri. Ad ogni modo il nuovo numero di coloro che andranno tutelati, ha rivelato il ministro, non vanno oltre le 55mila unità e sul metodo da attuare il Govenro è pronto a confrontarsi con Parlamento e parti sociali. Il numero complessivo dei lavoratori interessati per il futuro invece resta comunque difficile da calcolare, ha ricordato il Ministro del lavoro, sopratutto per le insuficcienti informazioni a disposizioni del dicastero e dell'Inps.