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Formigoni si dichiara limpido come l’acqua di fonte. Ma è arrabbiato

Dopo le polemiche col Corriere in merito all’inchiesta sulla fondazione Maugeri e le vacanze pagate da un faccendiere ora in galera, Formigoni ha accettato l’invito di Ferruccio De Bortoli a partecipare ad una videochat. Il numero uno del Pirellone ha perso di nuovo le staffe. Stavolta con un cronista di Repubblica.
A cura di Biagio Chiariello
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Formigoni si dichiara limpido come l'acqua di fonte. Ma è ancora arrabbiato

La polemica tra Formigoni e il Corriere della Sera è in parte rientrata oggi pomeriggio. Il presidente della regione Lombardia ha infatti partecipato ad una discussione a metà tra videochat e conferenza stampa alla quale ha fatto da mediatore il direttore Ferruccio De Bortoli. Solo ieri Formigoni definiva «fango mediatico» le accuse dei giornalisti del quotidiano milanese, Ferrarella e Guastella, in relazione all'ultimo scandalo della sanità lombarda, quello relativo alla Fondazione Maugeri. Nello specifico, gli articoli pubblicati dal Corriere facevano riferimento a «regalie» ricevute da un faccendiere ora in galera, Pierangelo Daccò, col quale Formigoni trascorreva le vacanze. Imputazione che il numero uno del Pirellone ha restituito ai mittenti, definiti «tristi, sfigati e malinconici» perché non fanno viaggi di gruppo. De Bortoli ha voluto subito sotterrare l'ascia di guerra, invitato ad un confronto pubblico in via Solferino lo stesso Formigoni. Quest'ultimo ha accettato.

La Regione Lombardia ha un governatore limpido come acqua di fonte» così si è presentato Formigoni ai giornalisti accorsi alla sede del Corriere della Sera. A chi gli chiedeva se avesse intenzioni di dimettersi dalla carica di Presidente della Regione Lombardia -ipotesi già avanzata dall'opposizione che ha fatto sapere che presenterà una mozione di sfiducia nei suo confronti – ha risposto: «Non sono oggetto di alcuna indagine non c'è il minimo indizio su tutti gli atti della nostra giunta. Stiamo governando bene, di fronte a governo che funziona e dà provvedimenti utili, solo degli irresponsabili possono pensare a una crisi di governo in Lombardia in questo periodo».

Alle domande sulle vacanze con Daccò (nello specifico si parla del capodanno 2009 trascorso a Parigi), Formigoni ieri aveva detto di non aver nulla da nascondere: «Nessuno mi ha mai pagato vacanze, e per farle ci dividiamo compiti e spese, uno anticipa i biglietti, gli altri pagano cene, e così via». Ma a chi faceva notare che forse c'era bisogno di dimostrare l'esistenza  di fatture o giustificativi per comprovare quanto affermava, il Governatore replicava con un «non ho avuto il tempo di verificare dove ho messo fatture e altro».

Oggi, i cronisti sono stati più insistenti su questo argomento e Formigoni ha perso le staffe. Ma a farlo arrabbiare non sono stati i giornalisti del Corriere, bensì quelli di Repubblica. Andrea Montanari per essere precisi, che gli chiedeva spiegazioni sulle ricevute dei viaggi pagati dal faccendiere. Questa la replica di Formigoni: «Scusi chi è lei che fa questa domanda? Che incarico ha?» Alla risposta «nessuno» del cronista, Formigoni ha ripreso: «Allora se non ha un incarico, vale la parola del presidente. Io da cinquant'anni faccio vacanze di gruppo e mi divido le spese con gli altri partecipanti. Grazie a Dio ho la possibilità di pagare integralmente le mie vacanze, me le sono sempre pagate integralmente e ho la possibilità semmai di dare una mano agli amici meno abbienti».

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