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Fondo unico per lo spettacolo reintegrato grazie all’aumento della benzina

Per reintegrare i fondi alla cultura la benzina subirà un aumento di 1-2 centesimi, ma non verrà toccato il prezzo del biglietto del cinema. La decisione è stata presa oggi in Consiglio dei Ministri.
A cura di Alfonso Biondi
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Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

Come si dice nei film: ho due notizie, una buona e l'altra cattiva. La buona è che il biglietto del cinema non aumenterà di un euro, così come proposto nel decreto milleproroghe; la cattiva è che la benzina aumenterà di 1-2 centesimi al litro. Sono queste le ultime decisione del Consiglio dei Ministri che oggi ha approvato un decreto per il reintegro dei fondi destinati alla cultura. Verrà, quindi, reintegrato il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus) e "reso strutturale il tax credit chiesto a gran voce dal mondo del cinema e dello spettacolo".

Al termine del Consiglio dei Ministri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha spiegato nel dettaglio il provvedimento voluto dall'esecutivo, dichiarando tra l'altro di non aver "mai avuto dubbi che l'impegno sarebbe stato rispettato. Il ministro Bondi e io abbiamo rispettato l'impegno". Letta ha parlato dell'aumento della benzina (benzina che ha fatto già registrare aumenti record) come di un piccolo sacrificio che gli italiani faranno ben volentieri e ha fatto sapere che, grazie al provvedimento, "il Fus ritorna ai livelli dello scorso anno con 438 milioni, anzi qualcosa di più". Vengono stanziati 149 milioni di reintegro per lo spettacolo, 80 milioni per la conservazione dei beni culturali, 7 milioni per gli istituti culturali.

Letta ha inoltre confermato le dimissioni da Ministro della Cultura di Sandro Bondi, il quale, secondo quanto riportato dal sottosegretario, s'è congedato dall'esecutivo con una lettera che lo stesso Letta ha consegnato al Consiglio dei Ministri. Il Ministro della Cultura sarà Giancarlo Galan, che ha "passato" a Saverio Romano la carica di Ministro dell'Agricoltura.

Nel Cdm di oggi è stata anche approvata una norma straordinaria riguardante il patrimonio storico e archeologico di Pompei che prevede l'assunzione di personale straordinario. Insomma per chi lavora nella cultura e nello spettacolo arriva una piccola boccata d'ossigeno: l'auspicio è che l'intero settore possa riprendersi al più presto.

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