Fondi Lega, Zingaretti: “Salvini dica la verità, sono soldi degli italiani”
Sull'indagine sui dei 49 milioni di fondi della Lega, per la quale sono state effettuate oggi delle perquisizioni dalla Guardia di Finanza, interviene a ‘Di Martedì' il segretario del Pd Nicola Zingaretti: "C'è un grande mistero. Mi spiace che la Lega ambisca a guidare il Paese e Salvini ride e dice ‘non ne so nulla'. Non è bello, perché quelli sono soldi delle tasse dei cittadini che sono scomparsi. Ora l'indagine farà il suo corso ma bisognerebbe dire la verità". Dagli ultimi sviluppi è emerso che è indagato per riciclaggio l'assessore lombardo Stefano Bruno Galli.
Giovanni Floris gli ha fatto notare che nonostante le inchieste, la Lega continua ad andare bene nei sondaggi, e Zingaretti replica: "Sempre meno, c'è un calo dei consensi della Lega per un semplice motivo: i cittadini stanno cominciando a capire che Salvini è molto bravo a raccontare i problemi ma poi si rivela l'ultimo a risolvere i problemi, anche in queste settimane, non c'e' una proposta per risolvere il problema della crisi italiana".
Parlando poi dell'indagine giornalistica e della magistratura sui presunti finanziamenti dalla Russia alla Lega, il segretario dem dice: "La cosa importante è arrivare alla verità e che chi sa qualcosa contribuisca ad accertarla, e chi ha una funzione pubblica dovrebbe mettersi a disposizione della magistratura e dimostrare che è innocente".
"Quello che mi ha colpito – prosegue – è che Salvini ministro dell'Interno per mesi si è rifiutato di dire in Parlamento quello che pensava. Non significava ammettere. Ma se i cittadini vogliono sapere quello che succede li' a Mosca, tu hai il dovere di andare li' a spiegarlo. Sono rimasto colpito che chi doveva difendere la sicurezza degli italiani ha avuto paura di dire la verità".
A proposito delle immagini della casa del giornalista Corrado Formigli, che dopo la sua intervista a Matteo Renzi sono state messe in rete, dice: "A parte la solidarietà a Formigli c'è un grande tema che riguarda i social network: quando si scrive sui social non hai di fronte la persona a cui ti rivolgi. E questo dà il via agli istinti peggiori, i più vigliacchi".
A proposito di questi primi mesi del Governo Conte II ha sottolinea: "È faticoso ma mi sto battendo per dire ai miei alleati meno polemiche, sgambetti, furbizie, bandierine e più comunità. Abbiamo detto che governavamo non per noi stessi ma per offrire al paese sicurezza nel futuro".
Secondo il segretario del Pd bisogna smetterla con "polemiche e furbizie" altrimenti "questo governo non serve a niente". L'esperienza di governo, spiega, "è faticosa ma ci sono anche dei fatti. Gli italiani non pagheranno più Iva, ci saranno un po' più di soldi in busta paga, soldi per la famiglia, per gli asili nido".
Zingaretti parla anche della manifestazione dei sindaci a Milano a sostegno della senatrice a vita Liliana Segre: "Bellissime le immagini che arrivano da Milano della manifestazione di solidarietà per Liliana Segre con più di 600 sindaci da tutto il Paese. L'Italia migliore è questa che combatte unita contro ogni forma di odio, siete, siamo dalla parte giusta della Storia".
A proposito dell'incontro tra Matteo Salvini e Matteo Renzi, che secondo un retroscena sarebbe avvenuto nella villa di Denis Verdini – circostanza poi smentita – afferma: "Non è mica uno scandalo se due leader, uno di maggioranza ed uno di opposizione si parlano. Deve essere fatto alla luce del sole, altrimenti è solo pettegolezzo. Quello che non dobbiamo permettere e che politica diventi solo pettegolezzo. Non è che Renzi nella ricerca del dialogo – aggiunge – sia diverso dalla persona che è stato segretario del Pd. Il patto del Nazareno non è stato una cosa nascosta".
Matteo Renzi si è lamentato di non aver ricevuto solidarietà da parte del Partito Democratico: "Chi è sotto indagine deve chiedere verità in tempi celeri e credo che questa sia una domanda condivisibile, che le indagini vadano avanti nella serenità e senza processi sommari". Sulla tesi della procura di Firenze, secondo cui la Fondazione Open era "una articolazione" di partito, Zingaretti commenta così: "la Fondazione non aveva nessun tipo di relazione con il Pd. Noi per introdurre elementi di trasparenza, prima dello scandalo, nel nostro statuto abbiamo cancellato ogni legame con le fondazioni".
Zingaretti ha poi utilizzato parole durissime contro il quotidiano Libero e l'articolo che conteneva la frase sessista contro Nilde Iotti: "Mi fa schifo. Quando l'ho letta, volevo rispondere ma non l'ho fatto per evitare che una donna meravigliosa come Nilde Iotti fosse trascinata in una polemica così miserevole".