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Fondi Lega, Magistratura Democratica contro Matteo Salvini: “Toni intimidatori e inaccettabili, è eversivo”

La corrente dem delle toghe, Magistratura Democratica, attacca il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che questa mattina ha definito il procedimento per il sequestro dei fondi della Lega “un processo politico”: “L’accusa alla magistratura di intervenire per scopi politici e di agire per ribaltare le scelte compiute democraticamente dagli elettori ha una portata eversiva, e realizza una grave interferenza rispetto all’esercizio delle prerogative che alla giurisdizione spettano a tutela dei diritti e della legalità”.
A cura di Charlotte Matteini
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Magistratura Democratica, la corrente dem delle toghe, critica aspramente le dichiarazioni rese questa mattina dal ministro dell'Interno Matteo Salvini – relative alla sentenza di conferma del sequestro dei fondi della Lega comminata per il reato di truffa sui rimborsi elettorali contestato al fondatore del Carroccio Umberto Bossi e all'ex tesoriere Francesco Belsito – e lo taccia di eversione. "L'accusa alla magistratura di intervenire per scopi politici e di agire per ribaltare le scelte compiute democraticamente dagli elettori ha una portata eversiva, e realizza una grave interferenza rispetto all'esercizio delle prerogative che alla giurisdizione spettano a tutela dei diritti e della legalità", spiega Magistratura Democratica in una nota.

"Non siamo di fronte alla valutazione critica di provvedimenti e di iniziative giudiziarie che in uno stato di diritto è legittima ed essenziale, ma ad affermazioni inaccettabili, che evidenziano toni e contenuti intimidatori", affermano in una nota Mariarosaria Guglielmi e il presidente di MD Riccardo De Vito. "Contrapporre l'accertamento giudiziario alla volontà espressa dal consenso elettorale significa riproporre una visione falsamente democratica del potere come immunita' dal controllo di legalità svolto da un'autorità giudiziaria indipendente", prosegue la nota.

"La magistratura è consapevole e attenta ai limiti delle sue funzioni e non si interessa di chi esercita la funzione di indirizzo politico. Come in passato, temiamo la pretesa di esercitarla al di fuori dei vincoli che pone la Costituzione a tutela dell'eguaglianza di tutti di fronte alla legge e dell'indipendenza della magistratura", conclude la missiva di Magistratura Democratica.

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