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Fisco, più di cento scadenze in arrivo domani 20 agosto: chi deve pagare

Da domani, martedì 20 agosto 2024, ricomincia la riscossione delle tasse da parte dell’Agenzia delle Entrate. Dopo uno slittamento dei versamenti partito a inizio mese, domani arrivano 119 scadenze diverse, che possono riguardare milioni di cittadini. Ecco chi deve pagare, e quali imposte.
A cura di Luca Pons
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Dall'inizio del mese di agosto, tutte le scadenze previste dall'Agenzia delle Entrate per la riscossione sono slittate: è la tradizionale ‘pausa estiva', che ha portato a sospendere il pagamento degli adempimenti fiscali in scadenza. Ma ora la pausa è terminata: da domani, martedì 20 agosto 2024, le scadenze riprenderanno. E proprio per domani ci sono 119 pagamenti in totale che vanno in scadenza. Altri 24, invece, scatteranno alla fine del mese. L'elenco completo è disponibile sul sito dell'Agenzia, e può essere consultato sia per tipo di pagamento, sia per categoria di contribuente.

Lo slittamento delle scadenze non va confuso con lo stop alle comunicazioni del Fisco, che è in vigore per tutto il mese di agosto. Questo, infatti, fa sì che diversi atti non possano essere inviati ai contribuenti fino a settembre, sospendendo di fatto le pratiche. Ma per quanto riguarda i pagamenti, la parentesi estiva è già terminata e ora ricomincia la riscossione.

Cosa bisogna pagare entro domani 20 agosto 2024

Ad esempio, entro domani 20 agosto sono previste alcune rate dell'Irpef. Chi ha scelto di pagare a rate, con il primo versamento da effettuare a giugno, entro domani dovrà pagare la terza rata dell'Irpef (con interessi dello 0,5%) e del saldo dell'Iva 2023 (con un aumento dello 0,4%). Chi invece ha scelto il pagamento a rate, ma partendo da luglio, entro domani deve versare la seconda rata, con una maggiorazione pari allo 0,4%.

Sempre il 20 agosto scadono alcune rate di Irap, addizionali regionali e comunali dell'Irpef e, per chi ha la partiva Iva, va pagata l'imposta dovuta per il mese di luglio e del secondo trimestre del 2023. Un caso particolare è quello delle partite Iva che sono soggette agli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità fiscale. Tra di loro, chi doveva pagare entro il 30 giugno i versamenti dovuti a dichiarazione dei redditi, Irap e Iva, entro domani deve saldare la seconda rata dell'Iva sui maggiori ricavi indicati in dichiarazione dei redditi. In questo caso si applica un interesse dello 0,18%.

Ci sono poi situazioni specifiche, come il versamento della cedolare secca al 21% (saldo 2023 e primo acconto 2024), l'imposta sulle attività per chi fa intrattenimento, e i vari sostituti d'imposta che devono pagare l'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali sulle somme erogate a luglio per i premi di produttività. Tutte queste scadenze, e molte altre, hanno come data ultima domani, 20 agosto 2024.

Le rate in scadenza entro il 30 agosto

Ci sono alcuni pagamenti che possono essere ancora rimandati, ma solo per qualche giorno. Entro venerdì 30 agosto, infatti, le partite Iva con Isa dovranno pagare le imposte sui redditi e l'Irap maggiorate dello 0,4% (si tratta del saldo 2023 e primo acconto per il 2024). Scade anche l'imposta sostitutiva che devono pagare gli insegnanti che danno ripetizioni – in un'unica soluzione o come prima rata. Alcune delle tasse già citate potranno essere pagate anche entro il 30, ma con una maggiorazione più alta. È il caso del al saldo per il 2023 e primo acconto 2024 della cedolare secca, maggiorata questa volta dello 0,4%.

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