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Fisco, meno tasse su tredicesime e straordinari: salta la flat tax incrementale per dipendenti

È stato completato l’esame in commissione della delega di riforma fiscale. Ecco quali sono le ultime novità, dalla detassazione di tredicesime e straordinari allo stop della flat tax incrementale per i dipendenti.
A cura di Annalisa Girardi
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È terminato l'esame della delega di riforma fiscale in commissione. La settimana prossima si voterà per dare mandato al relatore, in modo da inviare il testo in Aula. "Questo di oggi è un passo avanti per riformare il sistema fiscale del nostro Paese e confido che anche nelle successive fasi in Parlamento ci sia la stessa collaborazione che ho notato oggi", ha commentato il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo.

Intanto la riforma continua a prendere forma. Inserita anche la detassazione delle tredicesime, degli straordinari e dei premi di produzione, con un'aliquota agevolata in sostituzione dell'Irpef: è il risultato di una combinazione di emendamenti del governo e del Terzo polo, che sono stati approvati. È saltata invece la flat tax incrementale per i dipendenti, difficile da attuare, con un altro emendamento del renziano Luigi Marattin. Che ha commentato: "Approvando il nostro emendamento il governo ha formalmente cancellato la flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti dalla riforma fiscale, e l'ha sostituita come gli suggerivamo con una detassazione dei premi di produttività".

Per poi aggiungere: "Incentivare fiscalmente chi si sforza di più e guadagna di più è sacrosanto, ma lo si deve fare all'interno di uno scambio tra salari e produttività, perché è questo quello di cui ha bisogno la nostra economia".

Il testo approvato in commissione in particolare prevede "l'applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito di un'imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima". Mentre per la flat tax, appunto, si prevede una "complessiva valutazione, anche a fini prospettici" per il 2023.

Per quanto riguarda gli autonomi, sarà prevista la possibilità di rateizzare gli acconti e i saldi dell'Irpef. Non solo: nel testo c'è anche una "progressiva ed eventuale" riduzione della ritenuta d'acconto: l'idea è quella di consentire la rateizzazione anche dell'acconto di fine anno, nei periodi successivi.

Infine, stallo per quanto riguarda il Superbollo auto. Non ci sarà una cancellazione immediata, come aveva detto la Lega, ma si prevede generalmente di "valutare l'eventuale e progressivo superamento" del superbollo per le auto di grossa cilindrata, senza che questo comporti un maggiore onere per i conti pubblici. "Si fissa il principio del superamento del Superbollo con la graduale eliminazione. Una tassa odiata dagli italiani, iniqua e ingiusta nonché anacronistica che non genera utili per le casse dello Stato ma limita il mercato automobilistico in cui l'Italia è leader nel mondo", hanno commentato i deputati della Lega Riccardo Augusto Marchetti, Alberto Bagnai, Laura Cavandoli, Giulio Centemero e Alberto Gusmeroli.

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