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Firmati i decreti per la vendita della farina di insetti in Italia: come riconoscerla dall’etichetta

Il governo Meloni ha firmato quattro decreti con cui viene regolamentata la vendita in Italia di altrettante farine di insetti: servirà un’etichettatura specifica.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Grilli, locuste e vermi essiccati
Grilli, locuste e vermi essiccati

La farina di insetti dovrà avere un'etichetta specifica. A deciderlo sono stati i tre ministeri competenti del governo Meloni, che hanno firmato quattro decreti riguardanti altrettante farine: "Oggi firmati quattro decreti che riguardano quattro diverse farine derivanti da insetti, ovvero cibi non tradizionalmente presenti nell'alimentazione – ha spiegato il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, in una conferenza stampa congiunta con i colleghi del made in Italy, Adolfo Urso, e della Salute, Orazio Schillaci – Ci si può nutrire di quello che più si ritiene idoneo, ma per quanto riguarda la farina di grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gilla, pensiamo serva un'etichettatura che specifichi in modo puntuale e visibile quali prodotti hanno derivazione da questi insetti".

Servirà perciò un'etichettatura ad hoc per i prodotti che contengono farina di insetti, in modo che sia chiaro il contenuto. "Quello che i decreti prevedono è un'etichetta con provenienza del prodotto, i rischi connessi al consumo e il quantitativo di farine di insetti presente, ma abbiamo anche previsto scaffali appositi dove possono essere esposti all'interno dei negozi – ha continuato Lollobrigida – in modo che chi vorrà scegliere grilli, larve e locuste possa indirizzarsi lì e chi non vorrà farlo, come immagino la maggior parte degli italiani, potrà tenersi lontano". Insomma, non ci si può opporre alla commercializzazione – per via del via libera dell'Unione europea – ma si cerca di rendere il consumo consapevole.

"In pieno accordo con le Regioni, garantiamo ai cittadini italiani la consapevolezza di quello che mangiano e facciamo dell'Italia una Nazione all'avanguardia in questo senso – ha insistito ancora il ministro Lollobrigida – i cittadini devono sapere quello che mangiano, per questo prevediamo la certificazione in modo che chi vorrà consumarli potrà farlo ma chi non vorrà consumarli, potrà fare altrettanto".

"Vigileremo con i Nas sul pieno rispetto delle disposizioni annunciate oggi, sia per quanto riguarda il divieto dell'utilizzo di farine di insetti in alimenti tipici della dieta mediterranea come pizza e pasta, sia per quanto riguarda la conformità dell'etichettatura dei prodotti che li contengono e che dovrà esser visibile e chiara – ha aggiunto il ministro della Salute Schillaci – Chi acquista questi prodotti a base di farine di insetti deve e sapere che c'è un rischio di allergia, anche se adesso non sappiamo quantificare quanto nello specifico".

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