I fatti sono ormai noti: ieri mattina all'ingresso un gruppo di sei militanti di Azione Giovani, già individuati dalle forze dell'ordine grazie al video reso pubblico subito dopo, hanno picchiato due ragazzi del collettivo di sinistra del liceo Michelangiolo di Firenze. L'aggressione pare premeditata secondo quanto raccontato dai ragazzi della scuola: il gruppetto sarebbe venuto proprio pronto a dare una lezione agli studenti "antifascisti".
Ora l'azione, raccontata subito come squadrista dai rappresentanti delle istituzioni che hanno chiesto di vigilare sulle azioni dei gruppi neofascisti, ci racconta un fatto singolare. I ragazzi che menano a calci uno studente caduto a terra, appartengono all'area di governo. Di più: sono interni al partito di maggioranza relativa Fratelli d'Italia.
Si tratta di Casaggì – destra identitaria, gruppo fiorentino che dopo aver dato via a un "centro sociale di destra", invece di seguire la strada di CasaPound ovvero dell'autonomia dalla destra istituzionale collocandosi nel campo neofascista, ha scelto il partito della premier Giorgia Meloni.
Quelli di Casaggì hanno rivitalizzato il gruppo studentesco Azione Studentesca, di cui proprio Meloni è stata portavoce nazionale ai tempi di Alleanza Nazionale, affiancandolo alla giovanile ufficiale del partito Gioventù Nazionale. Azione Studentesca ha la sede nazionale proprio a Casaggì e il gruppo fiorentino è riuscito ad eleggere anche il segretario nazionale. Non solo: costituendo una vera e propria area politica all'interno del partito hanno eletto in consiglio comunale a Firenze Alessandro Draghi e Francesco Torselli alla Regione Toscana, più un'altra serie di consiglieri nelle municipalità del capoluogo toscano.
Il gruppo che ieri si è distinto somministrando calci e pugni è dunque saldamente collocato all'interno di Fratelli d'Italia, non sappiamo se proprio tuti gli aggressori avessero oltre alla tessera di Azione Studentesca anche quella di Fratelli d'Italia, ma poco cambia.
Quello che è accaduto a Firenze ci racconta un'anomalia: quella di un partito cresciuto in pochissimi anni da una forza di poco più del 2% al 30% dei sondaggi odierni, ma che all'interno ha ancora uno stile di militanza e attivismo politico radicale, che non esclude l'aggressione fisica contro gli avversari e la fascinazione per il mito squadrista.
D'altronde i gusti di quelli di Casaggì li si comprendono al meglio dando un occhio al catalogo di Passaggio al Bosco, la casa editrice animata dal gruppo fiorentino dove troviamo titoli come "Audacia. Scritti e discorsi di Benito Mussolini" e tutto il repertorio di racconto della mistica e della letterurata fascista, con saggi di Julius Evola, Leon Degrelle (l'autore tra gli altri di "Hitler per mille anni"), e la Nuova Destra. Ma troviamo ovviamente anche saggi contro il gender, in difesa del maschio contro il femminismo e in difesa dell'identica bianca contro l'autorazzismo di cui soffrirebbe l'Occididente.
Ecco la destra identitaria di Fratelli d'Italia, di botte e di governo.