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Fioroni avverte Bersani: “No alle coppie gay. Sennò mi candido alle primarie”

L’ex Ministro ha detto di essere pronto a candidarsi alle primarie del PD, se il segretario Bersani dovesse fare di una legge sulle unioni omosessuali, una delle priorità programmatiche del principale partito di centrosinistra.
A cura di Biagio Chiariello
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Fioroni avverte Bersani No alle coppie gay Altrimenti mi candido alle primarie

Ci sarebbe un altro candidato per le primarie del Pd. E' Giuseppe Fioroni. Il condizionale è d'obbligo, in quanto l'ex Ministro dell'Istruzione ha detto di essere pronto a mettersi in gioco solo nel caso in cui Pier Luigi Bersani dovesse fare di una legge sulle unioni omosessuali una delle priorità programmatiche del Partito Democratico. «C'è un'area vasta nel Pd pronta a dire no alle coppie gay. Un'area vasta, decisa a costruire una coalizione di governo nuova e capace di individuare ed imporre il dibattito e nel programma le priorità vere». Le parole, espresse in un'intervista (non a caso) per Avvenire, manifestano tutta l'anima conservatorista del Pd. Al quotidiano dei vescovi italiani, Fioroni manifesta di essere contro non solo al leader del principale partito di centrosinistra. Anche gli altri "pezzi da 90" dello stesso Pd – e allo stesso tempo futuri candidati alle primarie – come Nichi Vendola e Matteo Renzi, non hanno mai nascosto di voler superare le barriere che in Italia ancora impediscono il riconoscimento delle coppie omosessuali.

Questo l'avvertimento di Fioroni a Bersani:

Io mi aspetto primarie di programma. Di contenuti. E mi auguro che i grandi temi possano essere raccolti da Bersani. Che sia lui a declinare lavoro, crescita, giovani e famiglia. Lui a gettare la basi per un patto di governo riformisti-moderati. Perché se non c'è lui, ci dovrà essere qualcun altro capace di metterli in agenda.

 Dunque per Fioroni «non si tratta solo di scegliere il leader, ma di fissare programmi e contenuti». E se il segretario del Pd dovesse fare qualche passo falso, «sarei costretto a riflettere e, magari, a muovermi». Il riferimento è al messaggio che Bersani aveva inviato qualche giorno fa ai promotori del gay pride che quest'anno sfilerà a Bologna: «Non è accettabile che in Italia non si sia ancora introdotta una legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali, conferendo loro dignità  sociale e presidio giuridico». L'ex Ministro è convinto che le priorità del suo partito siano ben altre: «Le persone che incontro – continua nell'intervista – non mi chiedono di coppie gay e di testamento biologico», e aggiunge: «vogliono sapere di fisco e di esodati, di occupazione e di misure per la crescita».

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