Fiorito prosciolto dall’accusa di concussione
Franco Fiorito prosciolto dall‘accusa di concussione per aver chiesto, quando era sindaco di Anagni, una mazzetta da 300 mila euro all'imprenditore Raniero Savone in cambio di una concessione per la realizzazione di un centro commerciale su un'area destinata invece a zona industriale.
E' stata questa la decisione del gup Annalisa Marzano, che ha respinto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm, Adolfo Coletta. "Abbiamo documentato nel corso del procedimento – ha spiegato l’avvocato Enrico Pavia, difensore di Fiorito – che l’imprenditore in questione aveva cercato più volte di mettersi in contatto, invano, con l’allora sindaco di Anagni. Ma Fiorito non ne voleva sapere perché lo riteneva un soggetto dedito a comportamenti poco trasparenti". Il legale ha successivamente fatto saper che chiederà un risarcimento di 5 milioni di euro e che valuterà se presentare una denuncia per calunnia.
Ma "Er Batman" intanto resta agli arresti domiciliari per l'accusa di peculato: misura detentiva concessa perché si è ritenuto che non ci fosse pericolo di reiterazione del reato oppure di inquinamento delle prove. L'ex capogruppo del Pdl è accusato di appropriazione di fondi destinati al suo gruppo consiliare. Il processo è fissato per il 19 marzo. Fiorito si è sempre dichiarato innocente affermando: ”Non ho mai rubato una lira in vita mia”.