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Covid 19

Fino a quando sarà obbligatorio il Green Pass sul lavoro in Italia

Il Green Pass è ormai obbligatorio per svolgere molte attività e per accedere in diversi luoghi: dal bar al ristorante, passando per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza e da ultimo anche per i luoghi di lavoro. Ma in vista della fine dello stato di emergenza sanitaria, fissato per il 31 dicembre 2021, quanto potrà durare ancora l’obbligo di esibire la certificazione verde?
A cura di Giuseppe Pastore
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Milioni di italiani sono ormai abituati a portare con sé e ad esibire il Green Pass, la certificazione verde che attesta l'avvenuta vaccinazione, l'esito negativo di un tampone o la guarigione dal Covid-19. Dal 15 ottobre il Green Pass è indispensabile anche per i lavoratori che senza una certificazione valida non possono accedere ai luoghi di lavoro, tanto nel settore della pubblica amministrazione quanto nelle aziende private. Si tratta solo dell'ultimo ambito di estensione della certificazione necessaria per svolgere diverse attività e accedere a diversi servizi: dai mezzi di trasporto a lunga percorrenza, passando per eventi culturali, convegni, bar e ristoranti al chiuso, sino ad arrivare alle strutture sanitarie e da ultimo anche alle discoteche. Il certificato verde è stato introdotto dal governo come uno strumento utile ad avviare un percorso di graduale ritorno alla normalità e di fuoriuscita dallo stato di emergenza sanitaria che attualmente è in vigore fino al 31 dicembre 2021.

Quando finirà l'obbligo di Green Pass?

Per adesso, lo stato di emergenza sanitaria resterà attivo fino al 31 dicembre 2021 e con esso anche l'obbligo di Green Pass. Il decreto che ne ha esteso l'uso anche sul lavoro, ad esempio, prevede espressamente che la misura resterà in vigore "dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza". Tuttavia, il governo potrebbe prorogare lo stato di emergenza di un altro mese, fino al 31 gennaio 2022. È la legge, infatti, a consentirlo. Più in particolare è l'articolo 24, comma 3, del Codice della Protezione civile a disciplinare la questione prevedendo che:

La durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi

Questo significa che la durata complessiva non può superare i 24 mesi e siccome lo stato di emergenza è stato introdotto dal governo Conte a gennaio 2020, il limite massimo sarebbe quello di gennaio del prossimo anno. Se così fosse, anche il Green Pass potrebbe accompagnarci fino all'inizio del 2022. Tra le ragioni per cui si potrebbe ricorrere ad un'ulteriore estensione dello stato di emergenza potrebbe esserci il mancato raggiungimento dell'obiettivo del 90% della popolazione vaccinata che a più riprese è stata considerata una copertura adeguata per procedere ad allentare alcune restrizioni. Attualmente l'85,90% degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre l'81,84% ha completato l'intero ciclo vaccinale.

Il dibattito politico sulla durata del Green Pass obbligatorio

Per adesso, il principale obiettivo del governo è proprio quello di incrementare il numero di vaccinati. Lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza ha definito la certificazione verde uno strumento in grado di produrre "un effetto importante e incentivante sulla campagna di vaccinazione". Il sottosegretario Pierpaolo Sileri, invece, negli scorsi giorni ha chiaramente detto che il Green Pass sarà l'ultima cosa ad essere eliminata: "Prima guadagniamo altri pezzi di libertà e guardiamo che succede, poi togliamo la mascherina e vediamo che succede – ha detto a Radio Cusano Campus – Poi potremo anche pensare di togliere il Green Pass, ma non oggi, bisogna procedere con gradualità". La stessa gradualità che si legge nelle parole prudenti di Speranza quando dice che ogni valutazione del governo è "figlia del confronto con la comunità scientifica".

Si comprende, allora, come tutto dipenda dal grado di immunizzazione che si riuscirà a raggiungere, come ha ribadito il commissario per l'emergenza Figliuolo, in visita nei giorni scorsi all'ospedale militare di Padova: "La possibilità di allentare le misure – ha detto – si presenterà solo quando verrà raggiunto il 90% della popolazione vaccinata". Manca un calendario, ma quel che ormai appare chiaro è che alcune restrizioni inizieranno ad essere allentata nell'imminente futuro. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa lo aveva anticipato anche a Fanpage.it dicendo che "è ragionevole pensare che con il nuovo anno potrebbe iniziare una nuova fase in cui potrebbero essere riviste alcune misure restrittive". E una di queste, ha aggiunto, "potrebbe essere quella del Green Pass per alcune attività e in alcune situazioni".

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