Fini dalla parte dei giudici: “Il rispetto per le istituzioni è la premessa per lo Stato di diritto”
Ieri il Presidente Berlusconi aveva attaccato duramente Fini e la magistratura, rei a suo dire di avere stretto un "patto scellerato" per farlo fuori. Oggi il Presidente della Camera ha incontrato gli alti esponenti della magistratura: un incontro per cercare di rasserenare il clima di scontro istituzionale, un clima che nel nostro paese si respira ormai da troppo tempo. A Montecitorio è salita una mini delegazione dell'Associazione Nazionale Magistrati capitanata dal presidente Luca Palamara e dal segretario generale Giuseppe Cascini. Quaranta minuti di colloquio in cui le toghe hanno espresso la loro preoccupazione per la "fibrillazione istituzionale" di questo periodo. Il Presidente Palamara ha affermato che l'apprensione della magistratura potrebbe, però, ancora crescere:
Ci sono due situazioni che rischiano di aumentare le nostre preoccupazioni. La prima sono le elezioni amministrative: a questo riguardo ribadiamo che diciamo no al tentativo di trascinarci sul terreno dello scontro politico. La seconda questione sono le vicende giudiziarie del presidente Berlusconi, che rischiano di produrre riforme disomogenee dettate da situazioni contingenti.
La magistratura non vuole quindi diventare un soggetto politico e non vuole che venga additata come tale. Il Presidente della Camera Fini ha dovuto riconoscere il momento molto delicato che stanno vivendo tutte le istituzioni e ha affermato che "il rispetto reciproco tra le istituzioni è la premessa indispensabile per la salvaguardia dello stato di diritto e per la leale collaborazione tra i poteri dello Stato". La terza carica dello Stato ha voluto anche ricordare l'importanza che riveste la magistratura nell'architettura costituzionale del nostro ordinamento, una magistratura che, a suo dire,"rappresenta il vero pilastro a salvaguardia dei principi di legalità a difesa di tutti i cittadini".
Alla fine dell'incontro, molto simpaticamente, il presidente Palamara ha confidato ai giornalisti di "aver siglato il patto" con Fini. Una battuta che cerca di distendere un po' il clima troppo avvelenato di questi giorni, ma l'impressione è che per tornare alla tranquillità servirà molto più di una battuta.
