Fini, Berlusconi e il caso Bunga Bunga: Bersani parla di “gioco del cerino”
Il rapporto tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi sembra incrinarsi ogni giorno di più. Dopo il caso Bunga Bunga il presidente della Camera ha tenuto un atteso discorso a Bastia Umbria. Le parole di Fini sono state molto dure, ma per adesso la crisi di Governo non sembra poi così vicina.
Eppure l’ex leader di An è stato piuttosto chiaro: “il premier deve rassegnare le dimissioni e aprire la crisi di Governo. Se non si dimette, noi andremo fuori dal Governo”.
Ciononostante Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico, parla di gioco del cerino tra i due: “la crisi del centrodestra è conclamata ma la risposta è illusoria. A furia di passarsi il cerino, il cerino si sta spegnendo. Cercare risposte nel perimetro del centrodestra, magari cercando un allargamento, è del tutto illusorio, bisogna aprire una fase nuova”.
La questione non è poi così semplice. Se, da un lato, il rapporto tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, entrambi fondatori del Popolo delle Libertà, sembra sempre più lacerato, dall’altro il Governo è ancora in piedi. La strategia del presidente della Camera si presta a più interpretazioni. I giorni a venire potrebbero rivelarsi decisivi in tal senso. E se il Governo fosse chiamato a breve nuovamente alla verifica della fiducia, la neo-formazione di Futuro e Libertà per l’Italia dovrà scegliere definitivamente da che parte stare.
Berlusconi intanto continua a dichiararsi più forte delle polemiche che lo circondano. Polemiche che in parte hanno trovato spazio anche nella trasmissione di Roberto Saviano “Vieni via con me”, con l’ospitata di Roberto Benigni che ha preso di mira ironicamente il presidente del Consiglio anche sulla questione “Bunga Bunga”.