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Covid 19

Fine quarantena, Green pass e colori Regioni: il piano del Governo per alleggerire le regole Covid

Il Governo ha aperto ad un tavolo con le Regioni per discutere delle richieste di semplificazione di alcune regole anti Covid che riguardano in particolare lo stop alla quarantena per i positivi asintomatici e vaccinati con booster o con seconda dose da meno di 4 mesi, la fine del sistema dei colori delle Regioni e l’allargamento dell’elenco di negozi in cui sarà necessario il Super Green pass per l’accesso.
A cura di Ida Artiaco
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Nuove regole "più leggere" per continuare sulla strada della convivenza col virus pur mantenendo la dovuta cautela. Vanno in questa direzione le richieste delle Regioni per una semplificazione delle misure anti Covid in Italia, a cui ha aperto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha annunciato che a breve ci sarà un tavolo di confronto ad hoc con il Governo. "La nuova fase non è uguale a quella precedente. Anche se ancora è delicata", ha detto ieri il Ministro. Tra gli interventi al centro della discussione, la fine della quarantena per positivi e in particolare per i vaccinati con terza dose e seconda dose da meno di quattro mesi, lo stop al sistema dei colori e l'uso del Green pass anche nei negozi essenziali.

Quando potrebbero entrare in vigore le nuove regole è ancora troppo presto per dirlo, ma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha parlato di un "paio di settimane", intervenendo ieri a Domenica In. Vediamo di cosa si tratta punto per punto.

Fine quarantena e isolamento

A cambiare potrebbe essere presto il sistema di fine quarantena per chi è positivo e in particolare per coloro che sono vaccinati con booster o con seconda dose da meno di quattro mesi. Tra le richieste sul tavolo, c'è la riduzione a cinque giorni o l’eliminazione del periodo di isolamento per le persone positive ma asintomatiche che hanno fatto la dose booster di vaccino, sostituita dall’autosorveglianza con uno degli ultimi decreti. Sulla questione è intervenuto questa mattina il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: "Se vogliamo la convivenza con il virus – ha spiegato in una intervista a Il Giornale – dobbiamo poter circolare liberamente, con le dovute cautele, ovviamente, cioè l'uso delle mascherine che ormai non fanno più paura a nessuno mentre sono molto importanti per impedire la trasmissione del virus". A spingere in questa direzione sono anche i presidenti di Lombardia ed Emilia Romagna. Tra le altre proposte che arriveranno in Conferenza Regioni, c’è anche quella di evitare di sospendere il pass ai positivi asintomatici con dose booster, che arriva dal Lazio, e quella di togliere l'obbligo del test al termine dei cinque giorni di auto-sorveglianza per coloro che hanno avuto un contatto stretto con un positivo.

Stop al sistema dei colori per le Regioni

Ad essere eliminato potrebbe essere anche il famoso sistema dei colori delle Regioni. Addio dunque alle quattro zone – bianca, gialla, arancione e rossa – e alle restrizioni diverse in base alla gravità della situazione epidemiologica, misurata con i tre indicatori dell'incidenza e dell'occupazione di posti letto nei reparti di area medica e terapia intensiva. Già oggi molte delle regole che valevano in una determinata fascia non sono più in vigore per chi ha il Super Green Pass, ma i governatori vogliono assicurare massima possibilità di spostamento ed evitare nuove chiusure e in particolare il ritorno alla Dad nelle scuole. A tal proposito, anche Franco Locatelli del Cts, intervenendo a Che tempo che fa su Rai 3 ieri sera, aveva sottolineato che "il sistema di colorazione delle regioni è stato elaborato dal Ministero della Salute in accordo con le Regioni in un'epoca diversa. Che si possa arrivare a una riconsiderazione è nella logica delle cose".

Green pass

Come riporta Il Corriere della Sera, è possibile che venga inserita qualche ulteriore limitata eccezione all'uso del Green pass, che dal prossimo mese verrà esteso anche ai negozi non essenziali, ma solo se indispensabile ad "assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona". Da giovedì la certificazione verde sarà infatti obbligatoria per chi va da parrucchiere, barbiere ed estetista e dal primo febbraio servirà in uffici pubblici, postali, banche e attività commerciali. Il ministero dello Sviluppo Economico vuole inserire anche tabaccai, edicole, librerie, negozi di giocattoli. Ma al momento, nonostante le pressioni di alcune parti politiche, da Palazzo Chigi escludono che la lista possa essere allungata ancora.

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