Fine del Rdc, Calderone: “Il governo Meloni riduce il disagio sociale, altri soffiano sul fuoco”
"Le misure adottate dal governo sono state chiare e definite sin da subito, non si può sostenere che ci sia stata incertezza, né un abbandono delle famiglie che percepivano il reddito di cittadinanza". La ministra del Lavoro, Marina Calderone, è intervenuta in Aula per difendere l'operato del governo Meloni sulla cancellazione del Rdc. E nel farlo ha accusato le opposizioni di "soffiare sul fuoco" per "costruire dissenso".
L'attenzione del ministero sul disagio sociale "non ha precedenti negli scorsi governi", per Calderone
Alle critiche di M5s, Pd e Alleanza Verdi-Sinistra, Calderone ha risposto che "il ministero del Lavoro è concentrato sul tema con attenzione e scrupolosità che non trovano precedenti in altre esperienze di governo", e che "il governo, attraverso l'incentivo al lavoro, impiega ogni ora del suo tempo per ridurre il disagio sociale su cui qualcuno soffia cercando di costruire dissenso".
Le domande dei deputati si sono concentrate sulle persone che non riceveranno più il Rdc, che sono venute a saperlo tramite un sms dell'Inps. La ministra ha ricordato che "i percettori di Rdc non attivabili al lavoro, per i quali venga comunicata la presa in carico dei servizi sociali entro il 31 ottobre, continueranno a fruire del beneficio fino al 31 dicembre".
Per alcune famiglie questa presa in carico è già avvenuta (88mila, a inizio luglio), mentre per altre potrebbe avvenire nelle prossime settimane. Per questa platea, "la percezione del Rdc continuerà fino al 31 dicembre 2023 e poi, senza interruzioni, riceveranno l'Assegno di inclusione da gennaio 2024″. Sempre che rispettino i criteri, che saranno diversi e più stringenti.
Tra le altre famiglie, chi può lavorare dovrà essere inserito in corsi di formazione per l'inserimento lavorativo. "Il 1 settembre avrà avvio il Supporto per la formazione e il lavoro", ha sottolineato Calderone: 350 euro al mese, per un massimo di 12 mesi, non rinnovabili. Nel frattempo, "il ministero del Lavoro sta seguendo il potenziamento della rete territoriale dei centri per l'impiego. Al 30 giugno, sono state prese in carico dal programma Gol 1,3 milioni di persone".
Delle famiglie che hanno perso il Rdc ad agosto, "112mila sono attivabili sul patto per il lavoro, e il 35% di questi è iscritto a una delle misure di politiche attive e godrà del Sfl dal 1° settembre. Un obiettivo trascurato per anni da chi oggi, agitando gli animi, evoca disordini." Così la ministra ha anche ammesso che circa due terzi delle persone ‘occupabili' a cui è stato tolto il reddito non sono ancora inserite nelle misure di politiche attive. In più, hanno replicato le opposizioni, se il Sfl parte in ogni caso a settembre, per tutto il mese di agosto queste famiglie non avranno più una forma di sostegno.
Calderone ha anche risposto a chi tra le opposizioni ha affermato che la fine del Rdc rischia di essere una bomba sociale: "Dal 28 di luglio ci sono state tre manifestazioni, che non hanno causato particolari preoccupazioni. Anche al presidio di Napoli si sono presentate circa 30 persone. Il ministero dell'Interno continuerà a monitorare".
Conte: "Avete insultato chi prendeva il Rdc, ma divanisti siete voi"
La risposta della ministra è stata "in freddo burocratese", ha commentato in Aula Giuseppe Conte. "Con un sms avete cancellato tutto per 169mila famiglie. C'è rabbia, confusione, sfiducia. C'è un disastro sociale, e siete gli unici responsabili. Non cercate distrazioni, altrui responsabilità. State spaccando consapevolmente il Paese".
"Avete illuso queste persone di voler rimpiazzare il Rdc con corsi di formazione, li avete insultati dicendo che non volevano lavorare. Chi non vuole lavorare è questo governo che non ha fatto nulla, divanisti siete voi", ha aggiunto Conte. "Già per il gennaio 2023 aveva promesso un nuovo decreto per le politiche attivo. Cosa ha fatto negli ultimi sette mesi, ministra?". Poi il leader M5s ha chiesto al governo di "ripensarci. Fermate questo scempio. Cercato di gestire questa vicenda con più responsabilità. Mandate un nuovo sms a queste persone, chiedete scusa".
Anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, ha rimandato al mittente le accuse della ministra: "Qui nessuno soffia sul fuoco, l'avete appiccato voi. Da qui al primo settembre, quelle famiglie cosa fanno? Ci avete pensato? Dovete fare i conti con la responsabilità delle vostre scelte, smettetela di prendervela con le opposizioni. Ripensateci". Il Pd, con Marco Furfaro, ha attaccato: "Avete deciso di governare con l'algoritmo della cattiveria. I nuovi strumenti, anche per chi ci rientrerà, scatteranno a settembre. Ad agosto, mentre voi sarete magari al Twiga, i poveri saranno al chiodo".