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Fincantieri: Napolitano pranza con gli operai

Il presidente della Repubblica ha invitato a pranzo gli operai di Fincantieri, giunti a Porto Venere per consegnargli una lettera in cui si chiede maggiore impegno per il settore della cantieristica. Il presidente ha poi partecipato ai festeggiamenti in occasione dei 150anni della Marina.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Napolitano a pranzo con Fincantieri

Decisamente fuori da ogni rituale e consuetudine l'invito a pranzo che il Presidente della Repubblica, Giogio Napolitano, ha fatto agli operai della Fincantieri, che erano giunti a Porto Venere per consegnargli una lettera con alcune richieste. Il Capo di Stato è oggi intervenuto ai festeggiamenti per i 150 anni della Marina militare, organizzati presso la passeggiata Morin a La Spezia.

I dipendenti dell'industria manifatturiera navale erano stati al centro delle cronache per le proteste e manifestazioni organizzate a seguito della decisione di chiudere due stabilimenti per esubero di personale e procedere al licenziamento di oltre 2500 operai. I dipendenti erano scesi in piazza a Castellammare, dove avevano occupato la sede del comune e la Statale Sorrentina e a Genova, dove le proteste erano degenerate nel lancio di pietre, bottiglie e fumogeni contro la prefettura. L'amministratore delegato di Fincantieri Bono ha poi annunciato il ritiro del piano industriale, forse grazie alle molte pressioni delle delegazioni sindacali e del Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani.

Nel documento sottoscritto dai dipendenti dei cantieri e presentato al presidente della Repubblica, gli operai hanno chiesto che il governo si possa impegnare per restituire futuro alla cantieristica, settore così fortemente vessato dalla crisi economica. Napolitano ha dichiarato ad alcuni giornalisti che Fincantieri è "un patrimonio da non disperdere" e un segno dell'eccellenza industriale italiana, molto apprezzata all'estero. La dozzina di operai giunti dagli stabilimenti di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano, hanno consegnato una targa e una lettera al Capo dello Stato e hanno accettato l'invito a pranzo nella trattoria "Da Iseo", con gratitudine e non poco stupore.

Dopo gli intervenuti del generale Giorgio Abrate e dell'ammiraglio Bruno Branciforte, Capi di Stato Maggiore della Difesa e della Marina, in occasione del 150esimo anniversario della Marina, il presidente Napolitano, accolto dal picchetto d'onore, è stato salutato dai suoni delle navi ormeggiate nel porto e dal sottomarino Sciré. Il Capo dello Stato nel pomeriggio ha fatto anche visita ai cantieri della Oto Melara, la fabbrica di armi del gruppo Finmeccanica.

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